Salvini attacca il governo su fisco e discoteche

No della Lega a tasse sulla casa ed ai limiti previsti per le discoteche

La redazione

Matteo Salvini non ha gradito la decisione di Mario Draghi di approvare in Consiglio dei Ministri la delega fiscale. I ministri della Lega non si sono presentati a quella seduta e Garavaglia in cabina di regia si era allontanato chiedendo tempo per approfondire temi specifici e la stessa impostazione della delega.

Imbufalito dai risultati del primo turno delle amministrative, attacca a testa bassa: “Riforma del catasto, aumenti di Imu e tasse sulla casa? Oggi e domani, dalla Lega un secco NO. La casa degli italiani non si tocca e non si tassa“.

Draghi in questi giorni ha escluso patrimoniali e nuove tasse sulla casa, ma Salvini fa finta di non aver sentito o non si fida del suo premier e, comunque, non vuol perdere l’occasione di cavalcare una protesta che potrebbe procurargli consensi. Il tema, peraltro, è uno di quelli che unisce tutto il centrodestra e Salvini vi salta in groppa.

Attacca poi le conclusioni del Comitato tecnico scientifico che, su richiesta di Palazzo Chigi, si è espresso sulla riapertura delle discoteche. Per il segretario della Lega: “Discoteche riaperte col green pass, ma solo col 35% di capienza? Presa in giro senza senso scientifico, sanitario, sociale ed economico, con questi numeri rischiano di fallire 3.000 aziende e di rimanere a casa 200.000 lavoratori”.

Cambio di strategia comunicativa nell’imminenza dei ballottaggi o tentazione di collocarsi all’opposizione e uscire da un governo che gli sta sempre più stretto, con una sinistra che avanza e lo sta mettendo all’angolo.

Il momento non è dei migliori. Fratelli d’Italia nei sondaggi ha superato la Lega per consensi ed i risultati delle amministrative lo confermano, nella coalizione di governo la Lega è sempre più isolata. I ministri di Forza Italia sono molto più dialoganti dei leghisti, ed anche nella Lega Salvini avverte pericoli. I governisti attendono solo l’occasione buona per spodestarlo.

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