La Russia promette per oggi corridoi umanitari

Uno sguardo panoramico a quanto gira attorno al conflitto in Ucraina.

Gianvito Pugliese

La Russia ha dichiarato che oggi fornirà corridoi umanitari per i profughi in fuga sia da Kiev e che da altre quattro città ucraine. I rifugiati al momento hanno superato i 2 milioni.

Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Russia, scrive l’agenzia di stampa russa Tass, ha dichiara che i militari russi avrebbero “osservato un regime di silenzio” dalle 10:00 ora di Mosca (7:00 Greenwich Mean Time (GMT) ) che dovrebbe garantire un percorso sicuro ai civili che desiderano lasciare Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol.

Non è stato chiarito se i corridoi umanitari proposti ancora una volta sarebbero passati attraverso la Russia o la Bielorussia, condizioni inaccettabili per il governo ucraino.

Civili sono fuggiti da Sumy ieri, grazie al primo corridoio umanitario aperto con successo. L’Ucraina ha accusato i russi di aver bombardato ieri una via di evacuazione, da Mariupol.

Gli Stati Uniti, nel frattempo incrementano le sanzioni, vietando le importazioni di petrolio russo. Biden afferma che per fermare la guerra occorre paralizzare l’economia russa. I prezzi del petrolio, intanto, sono aumentati di oltre il 30% dall’inizio dell’invasione.

Aumentano le di bollette domestiche in occidente, ma Joe Biden afferma che Putin dovrà pagare un prezzo alto per ll’assalto all’Ucraina: “Il popolo americano infliggerà un altro potente colpo alla macchina da guerra di Putin”,

La Gran Bretagna rende noto che entro la fine del 2022 eliminerà del tutto l’importazione di prodotti petroliferi russi. Contestualmente l’Unione europea ha reso noti piani per ridurre di due terzi la dipendenza dal gas russo.

Il Cremlino, a dispetto dell’evidenza, nega di essere in guerra con l’Ucraina e sostiene che le sue azioni sono un'”operazione speciale per disarmare l’Ucraina e spodestare i leader che chiama neonazisti“. L’Ucraina e l’occidentali lo considerano un pretesto infondato per una guerra.

Crescono i timori di un conflitto più ampio in Europa. Il rifiuto della Cina, sia di condannare l’invasione che di aderire alle sanzioni internazionali, desta preoccupazioni nelle capitali occidentali che temono un attacco più ampio ai valori democratici liberali a livello globale: cioè Cina e Russia all’attacco dell’occidente.

Gina Raimondo, segretario al Commercio degli Stati Uniti ha intimato alle “aziende cinesi che non si sono uniformate alle restrizioni statunitensi sull’esportazione in Russia, di adeguarsi o potrebbero essere tagliate fuori dalle apparecchiature e dal software americani di cui hanno necessità per confezionare i loro prodotti”.

L’italo-americana Gina Raimondo

Washington chiuderebbe la Semiconductor Manufacturing International Corp (0981.HK) o qualsiasi società cinese che ha fornito chip alla Russia, ha dichiarato Raimondo al New York Times.

Il capo dell’intelligence australiana oggi lancia un allarme. C’è stata una “nuova convergenza strategica preoccupante” tra Pechino e Mosca. che fa crescere il rischio di “conflitto di grandi potenze“.

A Taiwan, che la Cina ha promesso di rivendicare, se necessario, con la forza, dall’invasione dell’Ucraina è cresciuta la tensione.

Ma il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto la “massima moderazione“, hanno scritto ieri i media cinesi filo governativi.

E sempre ieri i capi dell’intelligence statunitense hanno descritto, alla Camera dei rappresentanti Usa, la Cina come turbata dalle difficoltà militari che la Russia stava affrontando in Ucraina e dalla forza delle sanzioni occidentali sull’economia russa.

All’isolamento globale della Russia, si aggiunge McDonald’s, sbarcato in Russia con la caduta dell’Urss, e la catena di caffè Starbucks. Entrambi chiuderanno temporaneamente i negozi. E la Pepsi smetterà di vendere le sue bibite, mentre Coca-Cola lascerà la Russia.

Yum Brands Inc (YUM.N) , società madre della catena di pollo fritto KFC, sta interrompendo gli investimenti in Russia.

Il conflitto e le sanzioni hanno inciso sulle catene di approvvigionamento globali, facendo salire i prezzi non solo di cibo ed energia, ma anche di alluminio e nichel.

Il consiglio di amministrazione del Fondo monetario internazionale approva oggi un finanziamento di 1,4 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina a rispondere all’invasione russa.

Mentre gli aiuti militari occidentali si riversavano in Ucraina passando dai confini polacco e rumeno, gli Stati Uniti hanno rifiutato l’offerta polacca di trasferire i caccia MiG-29 in una base statunitense in Germania, e metterli a disposizione dell’aviazione ucraina. Per il Pentagono “far volare aerei da combattimento dal territorio della NATO nella zona di guerra solleva serie preoccupazioni per l’intera alleanza della NATO“.

Per il Comitato internazionale della Croce Rossa nella città balneare ucraina di Mariupol, si stavano esaurendo elettricità, riscaldamento, cibo e acqua potabile. Frutto di più di una settimana di bombardamenti ininterrotti. Ewan Watson, portavoce della Croce Rossa: “La situazione a Mariupol è apocalittica”.

La Russia è alla disperata ricerca di una vittoria in città come Mariupol e Kiev, spiega su Facebook Vadym Denysenko, un consigliere del ministro degli interni ucraino. “Pertanto, il nostro compito è resistere per i prossimi 7-10 giorni”, ha detto.

Vadym Denysenko

Molti avevano cercato di lasciare Mariupol ieri lungo un corridoio sicuro, ma secondo il ministero degli Esteri ucraino, le forze russe, violando il cessate il fuoco, lo hanno bombardato.

Mosca nega categoricamente, nonostante prove schiaccianti, di prendere di mira i civili. 

Generale Vitaly Gerasimov

Il ministero della Difesa ucraino ha dichiarato che Vitaly Gerasimov, primo vice comandante della 41a armata russa, è stato ucciso lunedì. E’ il secondo maggiore generale russo ucciso durante l’invasione. Il ministero della Difesa russo rifiuta ogni commento.

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