Conte: avanti tutta!

Ragionare, quando c’è tempo è utile e saggio.

GP

Ci sono giorni in cui le notizie appaiono meno pressanti. Si perché un buon giornale è fatto di notizie scelte con la maggiore obiettività possibile. Ed il momento dell’evento è decisivo per “stare sulla notizia”. Oggi sembra una di quelle giornate che ci aiuta a riflettere. Le notizie girano attorno alla pandemia: le elezioni in America ne sodo dominate, Trump le giudica un incubo, in Europa Boris Jhonson deve farci i conti, Macron deve preoccuparsene prima ancora che del terrorismo e la Merkel ne parla pochissimo, ma fa tantissimo, nonostante le difficoltà di gestire una federazione di lander, assai più difficile da governare che non regioni italiane recalcitranti.

Arriviamo al nostro amato Paese. Un Trump che minaccia di licenziare Fauci, non perchè non sia il migliore, ma perchè non lo supporta elettoralmente, riesce a non rendere il nostro Governatore Toti oggi il peggiore sulla scena mondiale. Ma il primato nazionale col suo post capolavoro lo ha raggiunto a pieni voti.

Non credo che il Governo italiano non abbia commesso errori nella gestione della diffusione del virus in Italia. Errori, fortunatamente li fanno tutti e la differenza tra affidabili e totalmente inaffidabili ed inadatti è un semplice discrimine: la capacità di prendere atto dei propri errori e di cercare di modificare la rotta. Solo un’imbecille, dopo aver impattato su alcuni scogli, continua nella stessa rotta che lo porterà ad affondare sulla scogliera.

Ma in una nave quel signore si chiama Comandante ed i suoi ordine si eseguono, non si discutono. L’equipaggio sa che infrangendo quel precetto ci si condanna alla distruzione.

Nel Paese questa consapevolezza purtroppo non c’è. Il mite Mattarella ha fatto richiami duri alla compattezza. Risultato: zero, anche da parte di Colleghi distratti e frastornati dalle urla, parecchio di moda da troppo tempo.

Così a Conte che dice alle Regioni: andiamo avanti insieme, Voi conoscete i problemi locali meglio di noi a Roma anche perchè vostra è la conduzione della Sanità regionale, la risposta è: “Non ci conviene prendere decisioni impopolari”, “De Luca docet”, “Decida il Governo”.

Non ha torto il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, quando stigmatizza il comportamento delle regioni affermando :“Le regioni sono autonomiste quando c’è da avere, centraliste quando occorre assumere responsabilità.

Fallito anche il tentativo di Conte di dar vita ad una cabina di regia di unità nazionale. Il centrodestra compatto, che fino a ieri la chiedeva, oggi risponde: “Troppo tardi”. Sintesi brutale: starnazzare ci conviene, decidere no!

Certo errori e ritardi nella scuola, ma soprattutto nel trasporto pubblico ci sono stati. Errori anche e soprattutto di comunicazione: certo eravamo stati i migliori, come dice Oms e l’Ue, -Organizzazione mondiale della Sanità ed Unione Europea- ma il virus non era stato sconfitto e non era finito. Era solo stato ridimensionato e reso meno capace di diffondersi.

Il liberi tutti che certa stampa, l’opposizione, ma anche qualche partito al governo predicavano, era follia pura ed oggi ne paghiamo le conseguenze. Ricordo, come oggi, il prof. Zangrillo, che poi non è nè un virologo, nè un immunologo, ma semplicemente un bravo rianimatore, che dice” Il virus non è più in grado di nuocere“. Ma il negazionismo è continuato. Comizi senza mascherine e distanziamenti, evviva.

Presidente Conte, ma davvero crede che con questa gente si possano condividere decisioni? Più morti e disordini ci sono più credono di lucrare voti. E’ sciacallaggio d’accordo, ma gli sciacalli esistono.

Presidente, corregga la rotta e cerchi di non ripetere gli stessi errori. Corra ai ripari nella sanità, nei trasporti, nella scuola. Si assuma la “responsabilità” che le compete per essere alla guida del Paese. Spero che almeno nella maggioranza predomini il buonsenso, che non vuole e non può essere il pensiero unico, ma una seria, pacata e riservata discussione tra diversi per il bene del Paese, e non per meschini interessi di parte.

Coraggio, ancora una volta #celafaremo.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.