Scholz: “Non ci sarà una pace dittatoriale come vuole Putin”

Ed aggiunge: “Embargo immediato gas non serve a fermare guerra”

La redazione

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un’intervista a ‘Der Spiegel’: “Ci deve essere un cessate il fuoco, le truppe russe devono ritirarsi. Ci deve essere un accordo di pace che permetta all’Ucraina di difendersi autonomamente in futuro. Li equipaggeremo in modo che la loro sicurezza sia garantita. E siamo disponibili ad essere una potenza garante. Non ci sarà una pace dittatoriale, come Putin ha in mente da tempo”.
Ha poi precisato: “Non vedo affatto come un embargo sul gas porrebbe fine alla guerra. Se Putin fosse stato aperto ad argomenti economici, non avrebbe mai iniziato questa guerra folle. Il punto è un altro, vogliamo evitare una crisi economica drammatica, la perdita di milioni di posti di lavoro e di fabbriche che non riaprirebbero più. Questo avrebbe grandi conseguenze per il nostro Paese, e per tutta Europa, e avrebbe anche un grande impatto sul finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina.Pertanto, è mia responsabilità dire che non possiamo permetterlo. C’è qualcuno che sta davvero pensando alle conseguenze globali?”.

Ci fa piacere che Scholz si sia ravveduto dopo un attimo di titubanza sulla fornitura di armi all’Ucraina. Oleg Scholz non è Angela Merkel, che metteva Putin in riga. Il caso Navalny, che in coma viene trasportato in Germania è emblematico. E la Merkel, che aveva costretto Putin a quel trasferimento, non appena ottenute le prove dell’avvelenamento del dissidente russo, non ci pensò un attimo ad accusarne lo stesso Presidente russo. Le dichiarazioni di Scholz dimostrano comunque buon senso e un qualche barlume di decisionismo.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Grazie.