Scempio storico a Gravina in Puglia: repetita iuvant?

Ancora una volta, come se nessuno tempo addietro se ne fosse accorto, un acquedotto storico gravinese è diventato una fogna bianca.

Rocco Michele Renna

Nel 2013 scoprii per caso che l’antico acquedotto di Pozzo Pateo era stato trasformato da una ruspa in uno scolo stradale, distruggendo letteralmente l’opera.

Il 14/06/2013 scrissi una lettera di denuncia al sindaco di allora, Alessio Valente, e agli assessori Carbone Lorenzo e Maddalena Grillo, di cui vi allego una copia.

Naturalmente scrissi anche una lettera di denuncia alla Gazzetta del Mezzogiorno, che la pubblicò, ma dal Comune non arrivò alcuna risposta. La collega Marina Dimattia, in forza alla Gazzetta del Mezzogiorno, mi aiutò nelle ricerche presso gli uffici della Provincia, ma lì negarono l’esistenza di qualsiasi acquedotto storico nella zona.

Lettera di denuncia alla Gazzetta del Mezzogiorno

Ma l’acquedotto esisteva ed esiste eccome, seppure parzialmente e malridotto, come indicano i dati catastali rilevati dall’associazione CARS di Altamura, incaricata dagli uffici del Catasto. Tali dati sono supportati da un bollo metallico apposto sulle mura.

Articolo di Marina Dimattia

Ancora oggi mi chiedo: “Nessuno ha controllato che tutto il lavoro fosse eseguito secondo le regole dell’arte, rispettando l’importanza storica del luogo? È possibile che la ditta non sapesse cosa stesse facendo, allora come oggi, depauperando così una costruzione di enorme valore storico?”

Situazione odierna

Non è mia intenzione accusare di scarsa cultura un qualsiasi operaio che si guadagna il pane da portare alla propria famiglia, né la ditta in sé. Io accuso i “Controllori del Lavoro e la soprintendenza gravinese”. Cosa stanno facendo? Anche se la strada è provinciale, si trova nel territorio gravinese e il bene storico distrutto appartiene alla storia gravinese. L’amministrazione comunale non ne sa niente?

Chi cancella il proprio passato non potrà mai avere un futuro. Esigiamo delle risposte. Ancora una volta si è ripetuto, anzi aggravato, lo scempio storico nel Comune di Gravina In Puglia.

Oggi hanno definitivamente distrutto l’opera principale posandoci delle canaline di cemento per il drenaggio della strada, come se tutte le denunce fatte tempo addietro non fossero mai state fatte.

All’epoca avevo anche un’attività commerciale, che fui costretto a chiudere perché durante le mie indagini nella zona nessuno si era accorto, in modo omertoso, della ruspa che distruggeva un sito storico. Mi piovve addosso, mentre ero nella mia auto, una BMW ad alta velocità e sono vivo per miracolo.

La mia auto, dopo l’incidente del 2013

Stranamente, a causa di una falsa testimonianza, dissero che stavo facendo inversione di marcia. Nonostante avessi subito un grave trauma cranico, non mi vollero ricoverare. In sintesi, accaddero troppe cose strane… Forse era solo una combinazione fortuita di eventi “sfortunati”, che si verificarono?

Fatto sta che alla fine la mia attività ha dovuto chiudere perché nessuno veniva più a comprare da me. Oggi ci troviamo di nuovo di fronte a uno scempio storico definitivo e sembra che nessuno ne sia a conoscenza…

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