Domenica al museo

Nuovo assetto ai vertici del Ministero della Cultura. In copertina il consueto appuntamento gratuito per ogni prima domenica del mese.

Maria Catalano Fiore

Il nuovo Governo, appena insediato, ha portato qualche polemica e nomi nuovi all’interno della severa sede del Ministero della Cultura in via del Collegio Romano 27 a Roma. Un nuovo ministro, Gennaro Sangiuliano, speriamo all’altezza di qualcuno dei suoi predecessori migliori. Non tutti, infatti, si sono rivelati capaci di gestire un Ministero molto importante e produttivo, ma anche estremamente delicato.

Prese di posizione, soprattutto da operatori del settore, contro lo “sbraitare” di Vittorio Sgarbi, uno dei tre neo-sottosegretari, e “farfugliamenti” su leggi che conosce bene e che sa, opportunamente, driblare. Chiede, opinabili, ingressi gratuiti nei Musei Statali. Il costo di un biglietto-ingresso in Italia varia dai 2 ai 6 euro. Le attuali disposizioni sanciscono già l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese, ingresso sempre gratuito ai minori di 18 anni e a tutte le scolaresche accompagnate; ingresso ridotto per studenti, fissato a soli 2 euro per tutti i cittadini tra i 18 e 25 anni e per tutti i cittadini ultra 65enni. Sono previsti poi ingressi gratuiti in determinate giornate e in occasione di molti eventi.

Considerando che il “Turismo Culturale estero” è una importante e proficua risorsa economica per tutta la Nazione e che gli italiani non sgomitano certamente e che difficilmente affrontano lunghe file per poter accedere nei vari musei, che le famiglie (con figli al disotto dei 18 anni) pur agevolate, difficilmente fruiscono dei Musei, la polemica sollevata da Sgarbi, mi pare solo, come suo solito “uno specchietto per le allodole”. Nel Museo di Rovereto, dove è attualmente direttore, applica poco le agevolazioni, in più le mostre/evento/collaterali, da lui proposte, hanno un costo d’ingresso a parte. Cosa attuata anche dagli Uffizi e da altre strutture dotate anche di parchi, di visite guidate, ecc, come ad esempio la Reggia di Caserta, o quella di Venaria a Torino che offrono molteplici spazi e un’ala attrezzata per ospitare eventi e mostre d’arte contemporanea.

La sede romana del Ministero della cultura

Se confrontiamo le tariffe imposte, senza alcuno sconto, dai Musei Vaticani o da strutture straniere troviamo strutture e cifre notevolmente diverse.

Negli USA è d’obbligo una offerta, a piacere, ma con un minimo di 5 $, visitare una qualsiasi mostra collaterale costa 20 $. Accedere al Museo Guggenheim, di New York, 25 $.

In Inghilterra o Francia non va tanto meglio, 30 sterline per la Churchill Room, una base di 20 per entrare in altre strutture e altre sterline per i vari step di visita. Per i grandi Musei come la Tate Gallery, la National Gallery e il British Museum, a Londra, non sono mai previsti sconti o agevolazioni.

In Francia altrettanto. Negli altri stati tengono ben conto che la più alta percentuale di visitatori sono stranieri, e che i loro introiti servono alla manutenzione ordinaria e straordinaria della stessa struttura museale.

Per l’imminente domenica gratuita si consiglia di prenotare e di usare accorgimenti come la mascherina. Sui siti dei vari musei sono disponibili informazioni dettagliate su cosa vedere, orari ed eventuali disposizioni.

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