Dal sedici dicembre bimbi tra 5 e 11 anni vaccinati
Dal 15 dicembre disponibili un milione e mezzo di vaccinazioni pediatriche
La redazione
Assistiamo spesso e volentieri, specie in trasmissioni televisive dalla conduzione discutibile a critiche alla scienza da parte di chi pretende di avere risposte semplici a problemi complessi, Ad onor del vero va detto che la scoperta del vaccino contro il Covid, identificare e combattere le tante varianti e mutazioni, ha del miracoloso per i tempi brevissimi (per la Scienza) in cui si è arrivati ad offrire al mondo soluzioni. Oggi è la variazione Omicron sotto i riflettori. Tutti o quasi rivolgono a virologi, infettivologi, epidemiologi domande sulla variante “del giorno”, senza rendersi conto che una risposta seria ed attendibile richiede tempo.
Fa parte dell’evoluzione della prevenzione e delle terapie l’introduzione delle vaccinazioni a bambini della fascia compresa tra i cinque e gli undici anni.
Il 15 dicembre la struttura sanitaria che dipende dal Commissario all’emergenza, generale Figluolo, approvvigionerà le regioni per complessive un milione e mezzo di dosi pediatriche e dal giorno successivo cominceranno le vaccinazioni.
Ci sono voluti tempi leggermente maggiori per arrivare ad una sperimentazione soddisfacente su tremila bambini delle diverse fasce d’età. Al momento accertate solo reazioni locali, un po’ di febbre e mal di testa. Per ora non si sono verificate miocarditi o altro di rilevante.
Tra le cause dell’incremento del contagio sicuramente ha giocato una parte significativa la riaperture delle scuole. Intendiamoci, iniziativa meritoria e non più rinviabile, anche in assenza di decisive modifiche del sistema dei trasporti che continua a mostrare tutta la sua fragilità. La vaccinazione a chi è in età scolare può essere la risposta migliore all’obbligo scolastico ed al ritorno delle lezioni in presenza.
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