Boss con reddito di cittadinanza

La Gdf di Crotone passando al setaccio i dati Inps ha scoperto un boss della ndrangheta percettore del beneficio.

La Redazione

Percepiva indebitamente il reddito di cittadinanza: il suo nome Alfonso Mannolo, la sua attività boss della cosca di ‘ndrangheta di San Leonardo di Cutro.

La Guardia di finanza del Comando provinciale di Crotone ha scoperto la truffa consistente. Non solo il Mannolo percepiva illecitamente il beneficio, ma con lui altre 7 persone, familiari conviventi di soggetti arrestati.

Mannolo per la cronaca è accusato di associazione mafiosa, traffico di droga, riciclaggio, estorsione e usura, nell’ambito dell’Operazione “Malapianta”. Richiesti dagli inquirenti sequestri per 430 mila euro.

I finanzieri hanno confrontato i dati Inps dei percettori di reddito di cittadinanza con quello di condannati definitivamente, o imputati e detenuti per associazione mafiosa, ed altri reati socialmente pericolosi.

L’indagine ha portato alla denunzia di altre 17 persone che percepivano il reddito di cittadinanza nonostante fossero imprenditori titolari di partite iva attive. Tra i denunciati anche una persona di Cirò Marina, ristretta ai domiciliari nel gennaio 2018 nell’ambito dell’operazione “Stige” e Gaetano Santoro, già condannato, con sentenza passata in giudicato nel 2018, per associazione a delinquere di stampo mafioso e spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione contro la ‘ndrangheta crotonese “Heracles”.

Continuano purtroppo ad emergere abusi nella fruizione di un beneficio sociale che, a nostro giudizio, resta comunque valido avendo sostenuto tanti disoccupati in un momento, tra l’altro, gravissimo per l’economia del Paese. Desta peraltro perplessità il fatto che a scoprire gli abusi non siano mai gli ispettori dell’Inps, ma sempre e solo gli inquirenti ed in particolare la Guardia di Finanza.

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