Premio “Filippo Pugliese” alla carriera – II edizione
In attesa della premiazione formale, sono trapelate delle vittorie…quali? Innanzi tutto i premi alla carriera artistica. Una cosa lampante che è scaturita dalle opere dei partecipanti…
Maria Catalano Fiore
Dopo l’iter di presentazione delle varie proposte dei concorrenti, siamo in dirittura di arrivo per le premiazioni del 29 ottobre.
Dalla giuria, composta da Annamaria Campobasso, Maria Catalano Fiore, Ugo Patroni Griffi, James Curzi, presidente Gianvito Pugliese, sono trapelati i nomi dei primi premiati.
Ovviamente sono stati assegnati, per primi, i premi alla carriera, a due artisti. Per puro caso entrambi nati nello stesso anno e con una brillante e lunga carriera: Maria De Pasquale e Marcello Rizzo.

Maria De Pasquale: barese, una lunga carriera come docente ed artista. Il suo curriculum è specchio di una vita indipendente, di scelte particolari, ma sempre coerente con il forte messaggio che, attraverso le sue opere vuole trasmettere.
Maria vuole fermamente un mondo migliore, un mondo formato da una natura incontaminata e dominato dalla pace: fiori, cieli azzurri, animali e tutto ciò che di bello c’è nel creato.

Maria prepara le sue tele con vaste distese di sfumature di azzurri, sulle quali si dipanano i suoi sogni, che vi confluisco, in una armonica rappresentazione onirica. Tutto è calibrato in un mondo finalmente epurato da tutti i malesseri che lo affliggono. Vastissimo il suo curriculum: Maria è presente, con continuità, nei cataloghi di numerose gallerie e Fiere d’arte in Italia ed all’estero.

Marcello Rizzo, salentino puro, è nato e vive a Cutrofiano, dopo la preparazione artistica tra Lecce e Napoli, decide di non abbandonare mai il suo Salento, lavora e partecipa a numerosi concorsi artistici in Italia e all’estero. Notato da Daniela Romano entra a far parte degli artisti promossi dalla Galleria “Il Tetto” di Roma, “Il Gianicolo” di Eligio Fulli a Perugia, Galleria “Unione” di Bari. Un ricco curriculum, è presente in tante Fiere d’arte in Italia ed all’estero con buon successo di pubblico e di critica.
La sua tecnica pittorica è molto particolare e raffinata, tra velature e ritocchi certosini sulle foglie, dei suoi amati ulivi, trattate e rifinite una ad una, sino a simularne un impercettibile ondeggiare al vento caldo del sud.

La natura assume, per Marcello, un significato vitale, l’uomo dovrebbe amare questa natura e interagirvi con saggezza. L’uomo si dimostra responsabile quando la rispetta, quando inserisce in essa dei trulli, pagliare, masserie e muretti a secco, meno quando la invade, la contamina e la cementifica. La salvezza è rappresentata da case, comunità multietniche, costruite nel rispetto per una terra tanto generosa, ricca di ferro, che regala olio e vino, come generose sono tutte le opere di questo artista.
La giuria ringrazia, entrambi questi artisti, per la partecipazione attiva ad entrambe le edizioni di questo premio dedicato al ricordo di Filippo Pugliese. Auguriamo a tutti i partecipanti un proseguimento attivo, nella carriera intrapresa, e di poter conseguire sempre più ampi e gratificanti risultati.
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