Dedicata a Kiev

Questi versi vengono dal cuore e sono profondi e sofferti: se la luna e la stessa, perché noi miseri umani non comprendiamo la parola uguaglianza e ci ammazziamo?

Maria Catalano Fiore

versi di Nicola Cutino

Questi versi vengono dal cuore di un amico docente e studioso di storia ed arte Italo-Bizantina, Russa, Ucraina, Georgiana. Li propongo senza commenti, non ne hanno bisogno.

Kiev sopravvissuta all’impero mongolo, alla seconda guerra mondiale, a Chernobyl e al dominio sovietico. Kiev è l’orgogliosa capitale dell’Ucraina, piena di teatri, musei, sedi religiose, edifici moderni ed antiche rovine.

Il Monastero delle Grotte, risalente al 1015 e la Cattedrale di Santa Sofia (in copertina), fondata nel 1037, sono entrambi siti patrimonio dell’Umanità.

Dal museo della Grande Guerra Patriottica, sovrastato dall’imponente statua della Madre Patria, si può (poteva) ammirare una magnifica vista della città sottostante.

KIEV

Chissà se la luna / di Kiev

è bella / come la luna di Roma,

chissà se è la stessa / o soltanto sua sorella…

“Ma son sempre quella!

– la luna protesta – / non sono mica

un berretto da notte /sulla tua testa!

Viaggiando quassù / faccio lume a tutti quanti,

dall’India al Perù, / dal Tevere al Mar Morto,

i miei raggi viaggiano

senza passaporto”.

Nicola Cutino 26 febbraio 2022 dir. ris.

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