La centrale ibrida galleggiante che rivoluzionerà il panorama energetico italiano

Una collaborazione internazionale punta alla realizzazione di una centrale innovativa al largo della costa calabrese, segnando un nuovo capitolo nelle energie rinnovabili del Bel Paese.

Rocco Michele Renna

L’Italia si prepara ad abbracciare una svolta significativa nel suo panorama energetico con la progettazione e la realizzazione di una centrale ibrida galleggiante, che unisce l’energia solare e quella eolica. Questo innovativo progetto prenderà vita al largo della costa meridionale, nella splendida regione della Calabria, precisamente nel Mar Ionio.

Con una capacità totale stimata di 540 megawatt (MW), il Progetto Corigliano, che si svilupperà nel Golfo di Taranto di fronte alla costa calabrese di Corigliano-Rossano, segna un importante passo avanti verso la diversificazione delle fonti energetiche dello Stivale.

La collocazione della centrale ibrida.

Alla guida di questa iniziativa c’è un trio di attori determinati: SolarDuck, un’azienda olandese-norvegese specializzata in soluzioni solari offshore, insieme al fondo di investimento italiano Arrow Capital e allo sviluppatore italiano New Developments. Questa collaborazione internazionale non solo dimostra l’interesse crescente verso le tecnologie innovative nel settore delle energie rinnovabili, ma anche il potenziale per l’Italia di emergere come leader nel campo.

Il cuore pulsante della centrale ibrida è l’innovativa tecnologia sviluppata da SolarDuck, un’azienda nata come spin-off dei prestigiosi cantieri navali Damen nei Paesi Bassi. Utilizzando l’esperienza accumulata nel settore navale, SolarDuck ha progettato piattaforme solari galleggianti di alta qualità, realizzate in alluminio di grado offshore. Queste piattaforme, sollevate a 3 metri sopra il livello dell’acqua, sono state progettate per resistere alle condizioni marine più estreme, garantendo al contempo prestazioni ottimali riducendo i depositi di sale sui pannelli solari.

La centrale ibrida combinerà 420 MW di energia eolica offshore con 120 MW di energia solare galleggiante, impiegando complessivamente 28 turbine eoliche galleggianti. Dal momento che i dettagli relativi agli sviluppatori delle turbine non siano stati ancora resi pubblici, ci si aspetta che SolarDuck fornisca ulteriori aggiornamenti in merito.

L’attivazione della centrale è programmata per il 2028 e rappresenterà un vero e proprio punto di svolta nel campo delle energie rinnovabili italiane. Progetti come quello di Corigliano posizionano l’Italia all’avanguardia nel settore, dimostrando che tra le sue lunghe coste, il vento che soffia sulle pianure e le colline e l’abbondante esposizione solare, il Paese ha un’enorme riserva di energia pronta ad essere sfruttata.

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