Come la stampa estera ha letto le dichiarazioni di Berlusconi su Zelensky

Spiegel: “dichirazioni confuse dall’Italia”. Berlusconi ha messo l’Italia in imbarazzo rispetto agli alleati europei ed alla Nato. Voleva colpire la Meloni? Dubbio legittimo

Gianvito Pugliese

Piccola premessa. Giorni di fuoco per il leader di Forza Italia. Da una lato, l’assoluzione con la formula “il fatto non sussiste” per tutti i 29 imputati nel processo Ruby ter in cui Silvio Berlusconi rispondeva di corruzione in atti giudiziari e -riferisce La Repubblica- “Karima el Mahroug, “Ruby Rubacuori”, la marocchina, diciassettenne all’epoca dei fatti e ora trentenne,” era “accusata di corruzione e falsa testimonianza. Con loro, il proscioglimento è arrivato per tutte le altre ragazze ospiti delle “cene eleganti” di Arcore e la cerchia di personalità che frequentavano villa San Martino“. Ne ha scritto pochi minuti or sono anche il Collega Michele De Marzo, occupandosi della storia giudiziaria di Silvio Berlusconi.

Capisco la soddisfazione dei suoi fans, ma è fin troppo evidente la mistificazione inscenata da Forza Italia, che inneggia alla provata innocenza del Berlusconi “perseguitato dai giudici“, a fronte di una mera assoluzione in primo grado, che potrebbe essere appellata dai Pm e che ad oggi tutto è fuorché un giudicato, avente quindi valore definitivo. Oltretutto, inutile insistere sulla formula piena dell’assoluzione, che è fondata -da quanto si capisce- sull’aver ritenuto da parte del giudicante di primo grado non utilizzabili i verbali delle cosiddette “olgiettine”, in quanto interrogate come testimoni e non come coimputate. Solo la lettura delle motivazioni della sentenza, combinata con quella degli atti inquisitori “incriminati”, potrà farci capire se e quanto siano valide le considerazioni assolutive del tribunale. Festeggiare alla grande ed insistere sulla dimostrata innocenza di Berlusconi, che alle imputate avrebbe comunque donato 10milioni di euro, per indurle a rendere falsa testimonianza, sostiene l’accusa, per generosità e per risarcirle di guadagni persi, a causa della loro esposizione mediatica, sostiene da difesa del Cavaliere di Arcore, è decisamente finalizzato a mandare da Forza Italia un falso messaggio agli elettori, in merito alla fine dei problemi giudiziari del loro leader, che ancora non è scritta.

Va aggiunto che la commissione d’inchiesta sulle persecuzioni giudiziarie subite Berlusconi per mano della magistratura, chieste a gran voce dal capogruppo di Forza Italia, Cattaneo, ha incontrato la totale freddezza di Fratelli d’Italia e della presidenza del Consiglio, che a Berlusconi aveva regalato, alla vigilia di questa udienza, il ritiro della costituzione di parte civile da parte del Governo italiano. Aggiungeremmo “presunte” persecuzioni giudiziarie subite Berlusconi. Strano che Forza Italia, che faceva vanto di essere garantista ad oltranza, si sia scordata di usare l’aggettivo.

Ma andiamo alle dichiarazioni rese dall’ex presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi sull’Ucraina e sul presidente ucraino Zelensky, da lui additato come unico responsabile dell’invasione russa, e vediamo come sono state accolte dalla stampa estera, che poi in sostanza determina in larga misura, piaccia o no, la considerazione dell’Italia in Europa e nel Mondo.
In Inghilterra, The Times sottolinea la dichiarazione di Berlusconi che “gli Usa dovrebbero ritirare il loro sostegno all’Ucraina per far pressione su Zelenzky e portarlo al cessate il fuoco”. The Guardian è più drastico e severo: “Silvio Berlusconi dà la colpa a Zelensky per la guerra con la Russia”.

Andando in Germania per l’emittente tedesca ZDF: “L’ex capo del governo italiano, Berlusconi, ancora una volta ha suscitato indignazione con dichiarazioni su Zelensky. Nel frattempo, il primo ministro Meloni ha promesso di continuare a sostenere l’Ucraina”.
Ed aggiunge “L’86enne -politico italiano- non solo ha chiarito ai giornalisti domenica sera a Milano di ritenere il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj responsabile di non ordinare un cessate il fuoco per raggiungere la pace… Ha anche espresso la sua disapprovazione per il comportamento dell’ormai rispettato leader in Occidente e lo ha accusato della “devastazione” dell’Ucraina e dei tanti soldati e civili morti”.

Rimanendo in Germania. il quotidiano tedesco Der Spiegel: “Dichirazioni confuse dall’ItaliaL’ex primo ministro italiano Silvio Berlusconi incolpa l’Ucraina per la guerra con la Russia. Se il presidente ucraino Zelenskyj avesse fermato gli attacchi alle due repubbliche separatiste del Donbass, la guerra non sarebbe scoppiata. “Ecco perché giudico molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”, ha detto l’86enne, che è anche a capo del partito conservatore Forza Italia, che appartiene al governo italiano. Berlusconi ha anche invitato gli Stati Uniti a fare pressioni su Zelensky. Allo stesso tempo, ha minacciato di interrompere le consegne di armi all’Ucraina e ha promesso un massiccio programma di aiuti se l’Ucraina acconsentirà a un cessate il fuoco immediato”.
Il sito spagnolo Euroactiv.com riferisce la reazione dell’opposizione italiana “che ha esortato la premier Giorgia Meloni a reagire alle dichiarazioni di Berlusconi, che si è scagliato contro il presidente ucraino Zelensky e lo ha accusato di essere responsabile della distruzione dell’Ucraina”.

Un salto a Parigi e troviamo la televisione pubblica francese TF1 che afferma: “Berlusconi si attira i fulmini del governo italiano”. L’emittente sottolinea che “sono dichiarazioni con cui Berlusconi prende le distanze dalla premier Meloni che giovedì ha incontrato Zelensky”. Dice , infatti: “Se fossi stato io il presidente del consiglio non l’avrei mai fatto”. Dichiarazioni di Berlusconi questa che hanno indotto il governo italiano, conclude TF1 “a pubblicare un comunicato per riaffermare il fermo sostegno dell’Italia all’Ucraina”.

Non so francamente se la Meloni, che aveva descritto Berlusconi come un autentico “Patriota” (elezioni dell’inquilino del Quirinale), lo ripeterebbe ora, unitamente ad una frase pronunciata ad una convention del destra-centro sulle regionali in cui, aveva definito Berlusconi “il miglior ministro degli esteri che l’Italia abbia mai avuto”.

Aldilà delle dichiarazioni di facciata sulla totale unità del destra-centro, indubbiamente produttive, visto il risultato delle elezioni regionali, è evidente che in materia di politica estera, e non solo, tra il primo ministro, unitamente al suo partito, ed i suoi due alleati principali, ci sia una totale divergenza di vedute. Non è un segreto per nessuno che la Lega mantiene in vita un accordo commerciale con il partito russo che fa capo a Putin, e qualcosa vorrà pure dire.

Altro che governeremo cinque anni: tra gli alleati della maggioranza la luna di miele non è mai nata.

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