Momento imbarazzante per Luca Zaia.

L’assessora regionale all’istruzione intona “Faccetta Nera” alla Zanzara

GP

Sull”assessore all’Istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan ein quota a Fdi, piovono dall’opposizione richieste di dimissioni e l’intervento della magistratura per l’ipotesi di reato di apologia del fascismo.

La Donazzan, provocata nella nota trasmissione radiofonica “La Zanzara” dai conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo, che le hanno chiesto se preferiva cantare “Faccetta Nera” o “Bella Ciao”, ffingendo di non conoscere la seconda, mentre la prima era cantata in famiglia fin da quando era piccola si è esibita in Faccetta Nera.

La lista civica “Il Veneto che vogliamo” ha sollevato il caso: “Questo clima di intollerabile revisionismo che ha ormai sdoganato il fascismo manifesto di una figura istituzionale è il simbolo di una regressione culturale e civile. Che tipo di scuola ha in mente Donazzan, sempre che fra una canzonetta fascista e l’altra possa avere spazio per occuparsi di scuola, forse ha in mente quella del ventennio quando gli insegnanti che non erano fascisti venivano licenziati? “

Più concreto ed incisivo il segretario veneto di Articolo Uno, Gabriele Scaramuzza, Dopo aver ricordato le parole usate da Luca Zaia in occasione del 25 aprile o il presidente Zaia crede sinceramente in quello che ha scritto, e quindi tocca a lui rimuovere dal suo incarico l’assessore Donazzan, oppure avalla il suo asessore, dimostrando di non essere persona che crede nelle proprie parole”.

Zaia chiamato in causa dall’opposizione cerca di minimizzare: “L’assessore si deve quantomeno scusare. Conosco la sua sensibilità. Non l’ho sentita, penso che le scuse siano doverose”. Poi sulle richieste di dimissioni “prendo atto delle richieste. me ne arrivano ogni giorno“.

E Zaia ottimo amministratore secondo i voti che i veneti gli hanno recentemente confermato, non nuovo però a pessime figure, ne incarta una delle peggiori. L’assessore Donazzan, lungi da ascoltare il suo Presidente e scusarsi della leggerezza, non trova di meglio che attaccare:”Ecco di cosa si occupa la sinistra italiana nel periodo più tragico della nostra storia repubblicana: di fascismo. Ho scoperto dunque che trovano il tempo non solo per litigare tra loro per mantenere in vita un governo che sta falcidiando la nostra economia ma anche per montare un caso nazionale sulla mia partecipazione a ‘La Zanzara’, trasmissione che tutti conosciamo come goliardica e a tratti irriverente”

La palla torna a Zaia, letteralmente spubblicato dal suo assessore, che al posto delle scuse che il suo Presidente ha dichiarato doverose si ritrova a dover giustificare l’aggressiva disobbedienza della sua assessora, canterina fascista.

Mi spiace per lui, che tutto sommato è un personaggio nel complesso positivo. Oggi grazie al suo assessore la Giunta Zaia viene fuori come fascista e non credo che alla Liga Veneta giovi assolutamente.

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