Auguri a tutte le Lucia, tra storia e tradizioni

Auguri a tutte le Lucia, una delle sante più venerate al mondo dal Nord al Sud tra storia e tradizioni.

Maria Catalano Fiore

Santa Lucia tra storia vera e leggenda. Portatrice di doni, Dea o Santa della luce, tra tradizione e usanze varie, cristiane o pagane.

Santa Lucia, una delle sante paleocristiane più venerata, la Santa dei doni e dell’asinello, la santa della luce, la santa coraggiosa che si strappa gli occhi pur di non accettare un matrimonio con un pagano.

Tante le Storie e le leggende su questa santa nata a Siracusa nel IV secolo d.C. Lucia è una giovane donna, di buona famiglia, fidanzata ad un concittadino e destinata ad un buon futuro di moglie e madre, ma la sua mamma si ammala e Lucia si reca, in preghiera, a Catania, sulla tomba di Sant’Agata, per invocarne la guarigione.

Qui la Santa le appare e le chiede di dedicare la sua giovane vita all’aiuto dei più poveri e deboli, predicendole il martirio. Sono gli anni delle persecuzioni cristiane da parte dell’Imperatore Diocleziano (Imp. dal 284 d.C. al 305 d.C.).

Lucia rientra a Siracusa e trova la madre guarita. Rompe il fidanzamento e decide di unirsi ai poveri, che vivono nelle catacombe, e di donare loro tutta la sua dote. Il Fidanzato non gradisce l’affronto e la denuncia pubblicamente come cristiana. Lucia ribadisce la sua fede e viene condannata a morte. In procinto di morte predice a Diocleziano la sua morte imminente e la cessazione delle persecuzioni.

La storia-leggenda narra che il suo ragazzo, abbagliato dalla bellezza dei suoi occhi glieli chiede, quale risarcimento. Lucia acconsente, ma gli occhi le ricrescono ancor più belli di prima. Il ragazzo chiede anche questi, ma ottenendo un rifiuto, la uccide con un lungo coltello nel cuore.

Luminarie per Santa Lucia a Siracusa

Nelle regioni Scandinave la luminosità degli occhi della Santa viene associata alla luce ed al vicinissimo solstizio d’inverno.

In Svezia e Danimarca è abitudine che, la mattina del 13 dicembre, la figlia primogenita indossi una lunga tonaca bianca con fascia rossa in vita e un intreccio di rami verdi sul capo con sette candeline per portare alla famiglia latte e dolci, accompagnata dalle sorelline tutte vestite con tuniche bianche.

Santa Lucia a Stoccolma

Nelle varie comunità si accendono grandi falò, si sfila con candele accese per simboleggiare la vittoria della luce sulle tenebre: Lucia è la custode del giorno più corto dell’anno.

Santa Lucia è, per loro, una messaggera di luce proprio come il suo nome (lux, lucis). “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”.

Festeggiamenti di santa Lucia di Svedesi in Italia

Anche in molte regioni dell’Italia Settentrionale viene festeggiata e, addirittura, fa le veci di Babbo Natale. Infatti, in Trentino, Friuli, Lombardia, Emilia e Veneto, è radicata la tradizione che sia Santa Lucia, nella notte tra il 12 ed il 13 dicembre, in sella al suo asinello, a portare i doni ai bambini più buoni. Il corpo della Santa è sepolto e venerato a Venezia.

I bambini, inoltre preparano carote e mele sul davanzale della finestra per il suo asinello e qualche cibo per lei. Tutto senza farsi guardare dalla Santa che potrebbe anche accecarli.

Tanti sono i tipi di cibo tradizionale da preparare e da lasciare come omaggio alla Santa, golose preparazioni tradizionali, ogni regione ed ogni zona, ovviamente ha i suoi.

Partendo dal Sud, dalla Sicilia sua terra natale, il giorno di Santa Lucia non si possono non mangiare i famosi arancini.

Arancini o Arancine siciliane per Santa Lucia

Si prepara, sia in Sicilia, che in Calabria, poi un piatto chiamato “cuccìa”. Un antico dolce al cucchiaio, probabilmente di origine araba, preparato con grano cotto, ricotta, vin cotto e pezzetti di cioccolato. Le mandorle centrali simulano gli occhi della Santa. Una variante alla “colfa dei morti”, ma con lo stesso significato propiziatorio.

Cuccia di Santa Lucia

In varie regioni, glia dai morti o da San Nicola, si preparano vari tipi di taralli, semplici o aromatizzati, grandi o piccoli, rivestiti di “naspro” o meno.

Per Santa Lucia si preparano in Puglia, ad esempio, tre tipi di taralli: Taralli dolci al vino, Taralli fritti con lo zucchero, Taralli con la glassa, Tarallini, o occhi, di Santa Lucia.

Hanno una preparazione, ed ingredienti molto semplici: farina, olio d’oliva, e vino bianco, zucchero. A volte si scottano (lessano per qualche minuto) per poi infornarli, alle volte si friggono semplicemente cospargendoli, poi, di zucchero, piccole ciambelline dolci, a volte si avvolgono in una glassa ottenuta da zucchero, limone ed albumi d’uovo.

Ciambella, corona, con candele di Santa Lucia

A volte anche semplici ciambelle, con vari ingredienti, possono rappresentare Santa Lucia, basta accendere le sue candele.

Auguri a tutte le Lucia, ai loro amici e parenti.

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