Bilancio in chiaroscuro per le italiane in Europa

Notizie positive, ma non troppo per le italiane ancora in corsa nelle competizioni europee.
Bene Inter e Roma, benino il Napoli, male la Juventus

Vito Longo

Si è chiusa ieri la tre giorni di calcio europeo per le quattro squadre italiane impegnate in Champions ed Europa League.
Bene, anche se, per come si era messa, poteva andare meglio per il Napoli di Gattuso; abbastanza deludente, invece, la prestazione della Juventus; bene, infine, Inter e Roma che, pur col minimo sforzo, centrano la qualificazione agli ottavi già blindata nelle gare d’andata.

Napoli 1-1 Barcellona
La partita del San Paolo era senza dubbio la più interessante e attesa dagli sportivi appassionati di calcio. C’era curiosità per l’arrivo di Messi nel campo che ha consacrato Diego Armando Maradona nell’Olimpo del calcio. La “Pulce”, però, non era in gran serata, anche per merito dell’ottimo piano tattico di Gennaro Gattuso. Il mister partenopeo ha riempito la zona centrale del campo stringendo molto i due centrali difensivi, chiudendo, così, il corridoio preferito dal talento argentino per fare male. Al contempo, gli azzurri hanno accettato di lasciare il possesso palla alla squadra blaugrana (intorno al 70%, a fine gara, la percentuale di possesso palla dei catalani) provando a pungere con rapide ripartenze. È proprio su questo schema che il Napoli ha costruito il gol: incursione di Zielinski, Junior Firpo, al posto dello squalificato Jordi Alba, che buca l’intervento, passaggio rasoterra del polacco a tagliare il campo e Mertens pronto a convertire in gol l’assist del compagno con un gol “alla Mertens”, a giro sul palo più lontano. Con questo gol, il belga, ha raggiunto Hamsik in testa alla classifica marcatori all time del Napoli con 121 gol.
Nel secondo tempo il canovaccio della gara non è cambiato. Una, l’unica della gara, disattenzione del Napoli è costata il gol del pareggio di Griezmann ben imbeccato da Semedo.
Al ritorno servirà un mezzo miracolo al Napoli per passare al Camp Nou. Si sarebbe potuto fare di più? Probabilmente sì, ma grande merito alla squadra di Gattuso che ha, comunque, saputo approfittare delle lacune azulgrane. Vedendo dov’era neanche un mese fa, c’è da sottolineare il grande lavoro che sta facendo l’ex mister rossonero.

Lione 1-0 Juventus
Una Juventus abbastanza deludente, invece, pur senza concedere granché alla squadra dell’ex allenatore romanista, Rudi Garcia, ha perso per 1-0. La qualificazione non sembra compromessa perché il Lione non sembra certo in grado di creare grattacapi reali alla squadra otto volte campione d’Italia, però dalle parti di Vinovo iniziano ad essere un po’ troppi i campanelli d’allarme per essere ignorati. Già dal riscaldamento si è capito che l’aria non è delle migliori: Bonucci ha rimproverato abbastanza platealmente Matuidi chiedendo al francese maggiore impegno, ribadendo il concetto a fine partita: “C’è gente che non si impegna come dovrebbe” ha tuonato il capitano juventino.
Dopo un deludente primo tempo, concluso in svantaggio di un gol e senza un tiro in porta, la Juventus si è ravvivata nel secondo, creando superiorità e costringendo quasi sempre il Lione nella sua metà campo. È anche vero, però, che questa superiorità non ha portato ad un maggior numero di conclusioni verso lo specchio, limitandosi ad un controllo sterile sulla gara. Proteste bianconere a fine gara per due rigori reclamati, uno su Ronaldo e uno su Dybala.
La sensazione è che alla squadra di Sarri non servirà granché per superare questo Lione. Ma serve molto di più per fronteggiare la cavalcata della Lazio di Inzaghi e l’insidia dell’ex Conte e, soprattutto, per fare strada in Champions.

Gent 1-1 Roma
La squadra di Fonseca aveva già sostanzialmente blindato la qualificazione con l’1-0 casalingo dell’andata. E ieri, pur subendo un gol, si è limitata all’ordinaria amministrazione per avere la meglio sul modesto Gent. Ora i giallorossi possono rituffarsi in campionato con l’obiettivo, non facile, di colmare o almeno accorciare il gap dall’Atalanta di Gasperini, al momento quarta, ultima posizione utile per garantirsi la qualificazione in Champions il prossimo anno se il campionato finisse oggi.

Inter 2-1 Ludogorets
Discorso molto simile per i lombardi di Antonio Conte. La qualificazione era già stata indirizzata con lo 0-2 in casa dei bulgari e ieri, in un San Siro deserto causa misure per il Coronavirus, un’Inter 2 ha avuto ragione dei biancoverdi senza eccessivi patemi. Tra le note liete i 90 minuti per Eriksen, che sembra sempre più inserito nel contesto neroazzurro, e la buona prova per Sanchez, alla ricerca di un po’ di continuità dopo il lungo stop.

Oggi, alle 13.00 a Nyon, Inter e Roma conosceranno le loro avversarie negli ottavi di coppa. Juventus e Napoli, invece, torneranno in campo a metà marzo per il ritorno degli ottavi. L’Atalanta di Gasperini, infine, è attesa al ritorno al Mestalla una settimana prima di Juventus e Napoli, dove le sarò sufficiente difendere il rassicurante 4-1 maturato in Italia per centrare una storica qualificazione ai quarti.