Sondaggi politici, intenzioni di voto

Risultati dalla Supermedia di YouTrend

Gianvito Pugliese

I numeri tra parentesi indicano le differenze percentuali in aumento o diminuzione a distanza di una settimana

Dati del 17 marzo 2023

Supermedia liste

  • FdI 29,2 (-0,1)
  • PD 19,2 (+0,4)
  • M5S 15,9 (=)
  • Lega 9,2 (=)
  • Terzo Polo 7,6 (=)
  • Forza Italia 6,9 (-0,1)
  • Verdi/Sinistra 3,0 (+0,2)
  • +Europa 2,3 (=)
  • Italexit 2,2 (+0,1)
  • Unione Popolare 1,5 (+0,1)
  • Noi Moderati 1,1 (-0,1)

Supermedia coalizioni 2022

  • Centrodestra 46,4 (-0,3)
  • Centrosinistra 24,5 (+0,6)
  • M5S 15,9 (=)
  • Terzo Polo 7,6 (=)
  • Italexit 2,1 (+0,1)
  • Altri 3,6 (-0,2)

I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti: : EMG (6 e 13 marzo), Euromedia (14 marzo), Quorum (6 e 13 marzo), SWG (6 e 13 marzo) e Tecnè (4 e 11 marzo) .

Significativa tra i risultati positivi nei partiti, ad una settimana, la crescita del Pd (0,4), che sommata alla crescita esponenziale della settimana precedente (1,6) lo porta in 15 gg. a 2,0 punti netti di crescita. Una crescita che sembra cominciare a consolidarsi. Crescono anche Verdi/Sinistra (+0,2), nonché, a pari merito, Italexit ed Unione Pololare (+0,1). Perdono un modesto 0,1 tre dei quattro partiti di maggioranza FdI, Forza Italia, e Noi Moderati. Stabile il quarto la Lega, come stabili sono M5S, Terzo Polo e +Europa. A fronte della totale mobilità nella settimana precedente, in questa ne sono stabili quattro.

Quanto alle coalizioni Centrodestra al 46,4 Centrosinistra al 24,5 che riduce la distanza dello 0,9 e che sommato ai pentastellati ed ai centristi del Terzo Polo (il nuovo campo largo), significherebbe oggi il 48,0. Il destra-centro, quindi, nei sondaggi andrebbe sotto dell’1,6%. Ma l’alleanza tra Pd e gli altri due soggetti M5S e Terzo polo, dopo l’incontro all’assemblea della CGIL trova il primo dei due non convinto e il secondo più contrario, che altro, avendo rispolverato l’aspirazione di fare la stampella del governo di destra-centro.

I partiti fanno finta che l’astensione, in crescita esponenziale, non influisca sulla loro rappresentatività. Mentono, sapendo di mentire. “La coalizione di centrodestra alle elezioni ha ottenuto il 43,8 dei voti espressi e, dunque, governa (data l’astensione al 36,1%) con meno del 29,5% di consenso reale. All’opposizione il centrosinistra che essendosi diviso in tre: Coalizione di centrosinistra (Pd+Verdi/Sinistra e +Europa), M5S e Terzo polo, pur con maggior consenso ottenuto in voti, per effetti della legge elettorale (il Rosatellum) si è ritrovato perdente, ed il centrodestra è legittimato a governare, pur rappresentando una minoranza, anche se lo nega.

Altro dato estremamente significativo. L’assenteismo alle regionali (Lazio e Lombardia) del 12 e 13 febbraio ha raggiunto record impensabili. In Lazio 62,8%, in Lombardia 58,22, media in Italia 59,99. Ha votato quindi solo il 40,01% degli aventi diritto. La Politica dovrebbe tremare, ma la politica se ne infischia e pensa al potere. D’altronde, più cresce l’astensione, più cresce la forza delle truppe cammellate e dei grandi elettori (i rappresentanti di categorie). E tanto sembra star bene a tutti, finché dura la pacchia. Altro che finita…

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