Sondaggi politici, intenzioni di voto

La crescita più alta la registra il Pd (+0.6) che ha un vantaggio sull’inseguitore Fdi di 1,4. La decrescita peggiore quella dei cinque stelle (-0.4).

Gianvito Pugliese

Il nostro riferimento è la Supermedia dei sondaggi che YouTrend realizza facendo la media delle proiezioni delle maggiori e più autorevoli istituzioni demoscopiche del Paese. Questa settimana (Demopolis, EMG, Ispos, Ixè, SWG e Tecnè).

YouTrend fa il raffronto percentuale a due settimane, come vedere nel grafico, il nostro normalmente è ad una settimana. I due confronti si integrano. Ma avendo saltato la pubblicazione del sondaggio della scorsa settimana il nostro confronto e quello di YouTrend sono identici,

Primo partito resta il Pd col 21,6% ed un+0,6 a due settimane.

Segue Fratelli d’Italia col 20,2, ed un -0,2. Il distacco dal Pd che era di 0,6 aumenta a 1,4.

Terza la Lega ferma al 17,3 Il distacco da FdI da 3,1 scende al 2,9. Cresce invece nei confronti del Pd e dal 3,7 si va agli attuali 4.3.

Quarto il Movimento cinque stelle che scende al 13,9 dal 14,3 ed un -0,4. Riprende il calo ed evidentemente non ha ancora neutralizzato lo tsunami del provvedimento del Trib. di Napoli.

Quinta Forza Italia che dall’8,3% sale a 8,5 segnando un +0,2. Distacco dal M5S scende da 6 tondi scende a 5.4.

Sesta la Federazione tra Azione e + Europa che dal 4,2% sale al 4,4 con un +0,2.

Settima Italia Viva col 2,7% ed un -0,2.

Ottavi i Verdi dal 2,4 al 2,5 un modesto miglioramento +0,1

Nona Sinistra italiana con il 2,0 ed un -0,2

Decimo Art.1+MDP con l’1,6% ed un -0,1.

Le coalizioni. Nulla di significativo nella settimana

Il Centrodestra: (Fdi+Lega+FI), imploso alla prova del Colle, ha perso Fratelli d’italia e dal 25,6% va al 25,8 (Lega + FI), mentre si registra la decrescita di FdI, che vanno al 20,2. Sommati gli ex della triplice alleanza sarebbero sempre al 46. Al momento però la divisione continua ad essere netta ed insanabile, almeno a breve.

Centrosinistra: (PD+M5s+Sinistra +Azione/+Europa +Verdi e +Italia Viva, che si è riavvicinata al Pd) salito al 48,7% ora deve ricontarsi. Un far di conto assai più complesso che nel centrodestra, per la pluralità di soggetti e l’attrattiva del “centro”. PD e M5S resterebbero con Sinistra e Art.1 mettendo insieme un 39,1 ed -0,1 a due settimane.

Centro: la maggior parte dei cespugli di destra, con Toti alla guida, tendono a confluirvi. mentre da sinistra potrebbero aderire Azione/+Europa e Italia Viva pari sempre ad un 7,1. Quanto ai verdi col 2,5%, non sappiamo se di uniranno al centro o resteranno nel centrosinistra ed un centro che andasse dall’7,1 al 9,6% non è detto che non attragga Berlusconi, che con il suo 8,5% sarebbe il primus inter pares, ruolo che al leader di FI piace a dismisura portando il centro da 15,5 a 18,1. Tutto da vedere. in futuro.

Carte come sempre ormai tutte coperte e giochi tutti ancora da fare, mentre si approssima la legge elettorale in vista delle politiche della primavera 2023, cosa che è stata confermata in un‘intervista, rilasciataci, in esclusiva, da Giuseppe Brescia, Presidente della I Commissione, affari costituzionali, della Camera dei Deputati.

Per interventi utilizzare il “Lascia un commento” o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it o direttore@lavocenews.it. Per seguirci su Facebook potete mettere il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it. Grazie.