Sondaggi politici, intenzioni di voto

Si confermano 4 gruppi: I Fratelli d’Italia e PD; II Lega; III Cinque Stelle, Forza Italia e Azione/+Europa; IV (che comprende 5 partiti) da Italia Viva ad Art.1-MPD con una forbice del 0,7 (da 2,6 all’1,9).

Gianvito Pugliese

Il nostro riferimento è la Supermedia dei sondaggi che YouTrend realizza per l’Agenzia Agi, facendo la media delle proiezioni delle maggiori e più autorevoli istituzioni demoscopiche del Paese. Questa settimana: Demopolis, EMG, Ipsos, Noto, SWG e Tecné. Il sondaggio è aggiornato al 2 luglio.

YouTrend fa un raffronto percentuale a due settimane, come vedete nel grafico, mentre il noi ad una settimana. I due confronti non divergono, ma si integrano.

Il posto di Primo partito lo mantiene Fratelli d’Italia con il 22,5 rispetto a 22,9%, a gg. 7 ed un un -0,4. Si accorcia il distacco dal Pd, che -in un recente sondaggio di Pagnoncelli per La7- sorpassa Fdi e torna primo partito.

Secondo il Pd che dal 21,9% scende a 21,8 e perde un -0,1, ma riduce il distacco dal primo partito da 1,0% a 0,7.

Terza la Lega che dal 14,8% scende al 14,5. Un -0,3. Dista da Fdi 8 punti netti e dal Pd 7,3.

Quarto il Movimento cinque stelle. che prima ancora della scissione di Di Maio e co. (che non è presente in questa classifica) dal 10,6 risale a 10,7 un +0,1 che arresta la caduta rovinosa della precedente settimana. Il partito di Grillo-Conte distava dalla Lega la scorsa settimana 4,2 ed oggi va a 3,8.

Quinta Forza Italia che da 7,7 risale all’ 8,3 totalizzando un +0,6%, e riducendo il distacco dal M5S da 2,9 a 2,4 guadagnando un mezzo punto netto.

Sesta la Federazione tra Azione e + Europa che dal 4,9 torna al 4,5 con un -0,4.

Settima Italia Viva che resta ferma al 2,6 che la conferma a parità con Italexit.

Ottava Italexit di Gianluigi Paragone pure ferma 2,6%.

Noni i Verdi che dal 2% vanno al 2,2% un +0,2 mentre si lavora ad una coalizione con Sinistra italiana.

Decima Sinistra italiana che dal 2% va al 2,1 totalizzando un +0,1. La manovra con i Verdi sembra accolta positivamente dagli elettori.

Undicesimi Art.1+MDP, che dal 2% scendono all’1,9 con un -0,1.

Le coalizioni. Nella coalizione di centrodestra il partito della Meloni cresce ed è saldamente primo, cosa non gradita al tandem Berlusconi-Salvini. Tutto da vedere come evolve la vicenda. La crescita del campo largo di Enrico Letta è messa in serio pericolo da un Conte la cui base pentastellata è divisa tra chi vuol lasciare il governo e chi rimanere con Draghi, mentre, dopo dalla diaspora, Luigi Di Maio ed i suoi 62 parlamentari, pure in cerca di collocazione nello scenario politico pongono il nuovo soggetto “Insieme per il futuro” saldamente nell’area Draghi. Insieme per il futuro” a seconda dei vari sondaggi ultimi è dato dal 2,6 ad oltre il 4%.

L’aria di elezioni politiche si respira tutta e Salvini ricatta il Pd, reo di avanzare in Parlamento proposte di sinistra (ius scolae e liberalizzazione cannabis ad uso terapeutico), accusandolo di minare il governo Draghi. Letta tira dritto. Mario Draghi prova a tirar dritto anche lui ed a pensare al Pnrr ed ai non pochi problemi del Paese, ancora con una pandemia da domare ed una guerra ibrida che erodono l’economia. Ma i partiti, alla disperata ricerca di visibilità, provano a tirarlo per la giacca con proposte estemporanee. Ce ne fosse uno che indica le coperture finanziare necessarie in relazione alle sue proposte che richiedono cospicue risorse pubbliche.

Di “legge elettorale” finalmente si parla, ma -stando alle dichiarazioni sui media- molti partiti cambiano idea un giorno si e l’altro pure. Tutti pensano a come cavarsela meglio: governabilità ed interessi del Paese, questi sconosciuti.

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