Sondaggi politici, intenzioni di voto

Si delineano 4 gruppi: I Fratelli d’Italia e PD;: II Lega e Cinque Stelle; III Forza Italia e Azione/+Europa; IV (che comprende 5 partiti) da Italia Viva ad Art.1-MPD

Gianvito Pugliese

Il nostro riferimento è la Supermedia dei sondaggi che YouTrend realizza facendo la media delle proiezioni delle maggiori e più autorevoli istituzioni demoscopiche del Paese. Questa settimana: EMG, Euromedia, Noto e SWG.

YouTrend fa di solito il raffronto percentuale a due settimane, come vedete nel grafico, mentre il nostro è ad una settimana. I due confronti non divergono, ma si integrano. Questa volta YouTrend, essendo mancata la Supermedia per diverse settimane fa il raffronto ad un mese, noi rispetto all’ultimo dato del 26 maggio.

Il posto di Primo partito lo mantiene Fratelli d’Italia con il 22,5 rispetto a 22,2%, del 16 maggio ed un un +0,3. Il suo distacco dal Pd resta ad 1,1.

Secondo il Pd al 21,4 contro il 21,1% con un +0,3 a sette gg. Lo separa dal primo ancora l’1.1, come abbiamo già scritto sopra.

Terza la Lega che dal 15,9% crolla al 14,8. Un -1,1. Dista da Fdi 7,7 e dal Pd 6,6.

Quarto il Movimento cinque stelle che dal 12,9 scende al 12,3. Per il partito di Grillo-Conte un -0,6. Dista dalla Lega 2,5 punti.

Quinta Forza Italia che scende da 8,2 ad 7,8 totalizzando un -0.4% con un distacco dal M5S di 4,5.

Sesta la Federazione tra Azione e + Europa che dal 4.4% va al 4,9 con un +0,5.

Settima Italia Viva che dal 2,5 sale al 3% e segna +0,5.

Ottava Italexit di Gianluigi Paragone. Dal 2,3 sale al 2,6%, Un +0,3 che la conferma all’ottavo posto.

Noni i Verdi che dall’1,8 vanno al 2.1 con un +0,3%.

Decima Sinistra italiana che dall’1,9 va all’1,8 totalizzando un -0,1.

Undicesimi Art.1+MDP, appaiati a Sinistra Italiana che restano all’1,8 in fondo alla classifica.

Le coalizioni. Situazione che rimane confusa e che non tende a chiarirsi. La coalizione di centrodestra dava segnali vaghi di ricompattarsi, in funzione delle elezioni locali, ma  volano gli stracci tra una Meloni che cresce ma è sempre più isolata dal tandem Berlusconi-Salvini ed è costretta di fatto a rimanere nella sua “splendida solitudine”, che comunque sembra fruttarle. La crescita del campo largo di Enrico Letta continua ad essere ostacolata da un Conte, sempre più in perenne equilibrio precario tra le varie anime dei 5 Stelle. Ora Conte si è scoperto pacifista ed in sofferenza nella maggioranza Draghi. Strizza l’occhio alla Lega ed alla Russia di Putin e l’elettorato continua a punirlo. E’ alla resa dei conti con Di Maio, ed il braccio di ferro tra i due non ha un risultato scontato.

Occorrerebbe chiarezza, ma i vecchi giallo-verdi minacciano la maggioranza ed il governo, dove Mario Draghi tira dritto e pensa al Pnrr ed ai non pochi problemi del Paese, ancora con una pandemia da domare ed una guerra ibrida che minacciano l’economia. E la “legge elettorale”, improcrastinabile, dorme i sogni del giusto.

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