Sondaggi politici, intensioni di voto

Tra i primi partiti in salita Pd e M5S, in discesa FdI e Lega.

Gianvito Pugliese

Il nostro riferimento, come è noto, la Supermedia dei sondaggi che YouTrend effettua facendo la media delle proiezioni delle maggiori e più autorevoli istituzioni demoscopiche del Paese (Euromedia, Noto, SWG e Tecnè).

S’inverte la tendenza tra le coalizioni. Oggi, a differenza della settimana scorsa, il centrosinistra cresce su tutta la linea.

Primo partito resta il Pd col 21,3 ed un +0.2 rispetto al 20 gennaio.

Segue Fratelli d’Italia col 19,4 ed un -0,3. Il distacco dal Pd che era di 1,4, diventa di 1,9 sfiora cioè i 2 punti.

Terza la Lega col 18,3 ed un -0,3. Il distacco da FdI resta di 1,1 ma cresce nei confronti del Pd da 1,5 agli attuali 2 punti secchi

Quarto il Movimento cinque stelle che col 14,5 e un +0,3 recupera parte della debacle della scorsa settimana: -1,2.

Quinta Forza Italia con l’8,4% ed ancora in crescita di un +0,1. Distacco dal M5S sale dal 5,9 al 6,1.

Sesta la Federazione tra Azione e + Europa stabile al 4,7% e -0,1

Settimi I Verdi al 2,3 e +0,4 che grazie al miglior risultato della settimana strappano la posizione ad Italia Viva.

Ottava Italia Viva col 2,2% ed un +0.1 insufficiente a difendere il settimo posto dall’avanzata dei Verdi

Nona Sinistra italiana con l’1,9 ed un +0,3 che dal decimo sale al nono posto

Decimo Art.1+MDP con l’1,7 ed un -0,1.

Le coalizioni. Centrodestra (Fdi+Lega+FI) da 46,6 a 46,1% perde mezzo punto, sale solo Forza Italia, Centrosinistra (PD+M5s+Sinistra +Azione/+Europa +Verdi e +Italia Viva, che si è riavvicinata al Pd) dal 47,5 al 48,6% un +1,1 e si porta al +2,5% rispetto al centrodestra grazie al riavvicinamento tra Pd ed IV. Senza Italia viva il vantaggio sarebbe di un misero 0.3%

Confermiamo che l’unico partito che vuole le elezioni è Fratelli d’Italia. Anche se il centrodestra non vincesse, probabile se i dati odierni venissero confermati dalle urne, Georgia Meloni conquisterebbe la leadership della coalizione. oggi di Matteo Salvini. All’opposizione stava e li resterebbe, ma col vantaggio della conquista dello scettro di comando del centrodestra. La Lega e Forza Italia rischiano invece, da stare in maggioranza, con tanto di ministri, a passare all’opposizione, senza più né ministri, né sottosegretari, né posti di sottogoverno. Certo la Presidenza del Consiglio ed attuare indisturbati la loro politica di destra fa gola, ma le probabilità non sono a loro favore, per cui per il duo Berlusconi-Salvini, meglio un uovo certo oggi che una gallina, molto incerta, domani. Fratelli d’Italia, peraltro è l’unico partito che, per crescita conseguita, mette i suoi parlamentari a riparo dalla riduzione di un terzo del numero dei seggi, più che compensata dalla sua crescita di consenso dal 2008 ad oggi.

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