Salvini: due Mattarella per mezzo Putin

Le opinioni politiche sono tutte rispettabili, purché siano correte. Qui siamo andati oltre ripetutamente.

Gianvito Pugliese

In redazione avevano messo da parte per “dai social” di domattina. Ma “dai social” è, generalmente, sana ironia, talvolta pillole di saggezza e simili; l’abbiamo creata così, e visto il successo che riscuote, tale dobbiamo mantenerla. Questo cinguettio, che Alfredo @sannita8 ci propone “Per non dimenticare“, è qualcosa di molto diverso. Sette anni fa il leader della Lega Matteo Salvini, in una delle sue rarissime presenze a Strasburgo (è stato tra i maggiori assenteisti del Parlamento europeo) trova il tempo di postare: “Qui Salisburgo. E’ appena intervenuto il Presidente Mattarella, che ha detto che chiudere e controllare le frontiere europee non serve. No certo facciamo entrare migliaia di immigrati………” Poi la ciliegina sulla torta: “Cedo due Mattarella in cambio di messo Putin!” Era il 25 novembre 2015.

A prescindere che l’orgoglio nazionale, ma già dimentico l’uso che la Lega proponeva di fare della bandiera italiana, impone un minimo di rispetto per il Capo dello Stato. a più forte ragione quando glielo chiedono il 65% di quegli italiani che tra i politici italiani indicano Mattarella come il maggior gradito, quegli stessi italiani, che invoca ad ogni piè sospinto, ma che evidentemente è incapace di rispettare e rappresentare. Tanta nostalgia per Putin, mi riporta alla mente quella famosa, o meglio famigerata missione della Lega in Russia intorno al luglio del 2019, quando viene indagato Gianluca Savoini, “stretto collaboratore di Matteo Salvini e referente dell’associazione Lombardia-Russia” da Corriere della Sera del 12 luglio 2019, dal titolo emblematico: L’INCHIESTA – Fondi russi alla Lega, Savoini indagato per corruzione internazionale.

Gianluca Savoini

Chi sia Putin lo sanno benissimo ormai tutti gli occidentali, escluso Salvini che ha appena respinto l’idea che alla sua amata Russia possano essere imposte sanzioni.

Evito, qualsiasi apprezzamento, i lettori sanno giudicare e valutare a prescindere da me e da qualsiasi altra firma. Giusto che lo facciano in totale libertà. Era mio dovere raccontarVi e ricordare i fatti, Null’altro.

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