Orban ha parlato di “suicidio dell’Occidente”

Il premier ungherese investito per un quarto mandato

La redazione

Il primo ministro nazionalista ungherese Viktor Orban ha tuonato contro il “suicidio” dell’Occidente e si è vantato della sua “linea rossa” sulle sanzioni contro la Russia. L’occasione è stata la sua cerimonia di investitura davanti al Parlamento.
Un’ondata suicida” -agita- “il mondo occidentale che sta sperimentando il grande programma di sostituzione”, la dichiarazione del 58enne capo del governo ungherese. Per l’occasione ha risfoderato le più deteriori tesi xenofobe come quella secondo cui le popolazioni europee sarebbero presto sostituite da popolazioni non europee, che le stanno invadendo con l’immigrazione.

Questo “programma vuole sostituire i bambini cristiani in via di estinzione con migranti di altre civiltà. Vedo allo stesso modo la follia” delle teorie di genere. Vincitore delle elezioni legislative dei primi aprile, aveva già prestato giuramento per il quarto mandato essendo stato rieletto con 133 voti su 199 seggi totali del Parlamento ungherese.
Orban ha poi descritto e definito l’Ungheria come “oasi del buon senso”. In Ungheria “la benedizione di Dio resta importante e resta l’ultimo baluardo con la Polonia dell’Occidente cristiano conservatore”. “L’Ue ha rinunciato a Dio”. Sembra che Orban sia divenuto il chierichetto di Kirill. Non si spiegano diversamente certe affermazioni decisamente blasfeme.

Orban ha poi ricordato che la “minaccia alla sicurezza energetica” resta “una linea rossa. I russi hanno lanciato una cosiddetta operazione militare e gli Stati Uniti hanno deciso di finanziare l’Ucraina con equipaggiamento e materiale militare illimitato, il che ha portato alla peggiore combinazione possibile”.

Ha ribadito dunque una linea politica dell’Ungheria, oltre che farneticante, ma i voti contano, decisamente incompatibile con la permanenza del Paese chiamato a governare con l’Unione europea e con la Nato. Staremo a vedere cosa accade.

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