La Dama non fece donazioni, ma forniture al Pirellone

Non esiste una donazione, secondo gli inquirenti, da parte de La Dama, la società gestita dal cognato di Attilio Fontana e di cui la moglie del Presidente lombardo è socia. Si trattò di fornitura,

Gianvito Pugliese

Brutta tegola per il Presidente della Giunta Lombarda Attilio Fontana. L’inchiesta della Procura di Milano che ha indagato il cognato di Fontana, Andrea Dini, e il dg di Aria spa, la centrale acquisti della Regione, Filippo Bongiovanni, ha accertato che, non una donazione ma una fornitura sarebbe stata l’offerta di camici e altro materiale sanitario per 513 mila euro. Offerta avanzata, durante l’emergenza Covid, dalla Dama, società che annovera tra i soci , la moglie del governatore lombardo Attilio Fontana e che è gestita dal cognato del Presidente della Regione.

Il procuratore aggiunto Romanelli, e dei pm Filippini, Furno e Scalas, configurano la “turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente”.

 Gli inquirenti sospettano, infatti, è che la trasformazione della fornitura in donazione, sarebbe solo simulazione, orchestrata perché ‘Report’ aveva avviato un’inchiesta giornalistica. Gli inquirenti legano lo storno delle fatture in data 22 maggio ad una intervista del 15 maggio di ‘Report’ a Fontana.

Scontato che se gli interessati vogliono intervenire, siamo a disposizione.

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