Crisi: cantiere sul programma al via.
Oggi nella Sala della Lupa di Montecitorio l’incontro per dirimere le ultime divergenze s stilare un programma di fine legislatura nel quale riconoscersi.
GP
Roberto Fico ha introdotto il tema ed ha poi lasciato la Sala perchè i capigruppo al Senato ed alla Camera dei vari partiti che dovrebbero formare la nuova maggioranza potessero avviare in piena libertà la stesura del programma di fine legislatura. Tra i temi prioritari il Recovery plan ed il Mes, ma economia e giustizia dovranno essere affrontati con eguale attenzione.
Partecipano all’incontro nella Sala della Lupa quattordici persone: i capigruppo di M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri, quelli del Pd Graziano Delrio e Andrea Marcucci, per Italia Viva i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone, per Liberi e Uguali Federico Fornaro e Loredana De Petris, per ‘Europeisti – MAIE – Centro Democratico’ del Senato i senatori Raffaele Fantetti e Maurizio Buccarella, per il Gruppo parlamentare ‘Per le Autonomie del Senato Albert Laniece e Gianclaudio Bressa, per CD-Maie Bruno Tabacci ed Antonio Tasso.
L’incognita, ma non più così spigolosa come in partenza, Matteo Renzi ed Italia Viva.
Matteo Renzi è il più disponibile a commentare lo stato dell’arte della crisi: ” Alla fine di questa settimana avremo, spero, il nuovo Governo. Dovrà essere all’altezza delle sfide di questo periodo. E dovrà essere un governo di persone capaci e meritevoli. Solo così l’Italia si salva, solo così. Se non ci fosse stata Italia Viva questa discussione non l’avrebbe fatta nessuno. Ora molti si sono accorti che la nostra era una battaglia giusta nel merito, ma continuano a contestarci il metodo. Finendo per attaccare me (che novità!), ieri per l’egocentrismo, ora per le mie conferenze all’estero, domani chissà su che cosa. Ma mai sui contenuti. Rimane un po’ di amaro in bocca, lo confesso ma nello stesso tempo sono orgoglioso dello straordinario affetto dei tanti di voi che hanno capito che in questa battaglia non c’è l’immagine di uno da difendere, ma il futuro del debito pubblico da salvare. L’Italia si sta giocando l’osso del collo. E noi stiamo combattendo per dare qualità e benessere ai nostri figli. Quando penso alle vostre email, al vostro sostegno, al vostro affetto mi rendo conto che nonostante le aggressioni e le minacce di questi giorni, fare politica rimane un’attività nobile e piena di bellezza. Queste cose vanno decise ADESSO“.
Ora non ci resta che attendere l’esito di questa riunione, ma le parole di Renzi fanno capire che anche da parte d’Italia Viva c’è voglia di chiudere in fretta questa parentesi con un nuovo governo. Certo non sarà facile trovare il punto di equilibrio tra i desiderata dei vari partiti, ma credo francamente che finalmente si sia dinanzi ad un vero programma di governo. Non dimentichiamoci che questa legislatura era partita col “famoso o famigerato” contratto di governo tra pentastellati e leghisti che elencava una serie di provvedimenti graditi all’una o all’altra forza politica. Premessa utile ad arrivare in breve ad una crisi perché ciascuno avrebbe tifato solo sui propri provvedimenti ed ostacolato quelli dell’altro. Operazione che la Lega giocò benissimo, crescendo nel consenso popolare a danno degli alleati di governo.
Se si arriverà, come sembra probabile, ad un programma condiviso, potrebbe nascere non solo un governo di fine legislatura ma una maggioranza coesa capace di portare avanti un cartello di alleanza elettorale e politica capace di trascendere i limiti temporali della legislatura. A fronte di un centrodestra unito, un centrosinistra altrettanto coeso e compatto sarebbe auspicabile, come ha sempre il politologo prof. Gianfranco Pasquino, al quale volentieri dedichiamo la foto di copertina.