Comune di Bari: Elisabetta Pani (Capogruppo M5S) chiede le dimissioni dell’assessore Carla Palone.

La storia infinita dei Duc (ndr. Distretti urbani del Commercio) e del piano strategico del commercio. Titola così un convincente

La storia infinita dei Duc (ndr. Distretti urbani del Commercio) e del piano strategico del commercio. Titola così un convincente comunicato della Pani.

Nel comunicato leggo “L’Assessore Palone estremamente scorretta in consiglio comunale“. E segue la spiegazione puntuale, al limite della ricostruzione criminologica dei fatti accaduti.

Il Movimento 5 Stelle da inizio legislatura incalza sul tema dei Distretti Urbani del Commercio e del Piano strategico, considerandoli fondamentali per dare respiro ai negozianti di prossimità, ai mercati rionali, a tutto il tessuto produttivo della nostra città. Presentato il Progetto alla Regione, il Comune di Bari aveva avuto il 28/6/2018 sei mesi di tempo per trasformare l’Associazione Temporanea di Scopo in Organismo di gestione e portare avanti le progettualità dei DUC e del Piano strategico.”

Sta di fatto che il Comune chiede in successione diverse proroghe: la prima al 28 giugno 2019, ed il 31/7/2019 l’Assessore Palone chiede una ulteriore proroga che viene concessa dalla Regione “a 90 giorni dal Primo Consiglio Comunale” continua ed integra il portavoce Delle Fontane, ed il 25 ottobre 2019 la Regione, quindi,  invia un sollecito ricordando al Comune di Bari che i 90 giorni sarebbero scaduti il 5 dicembre 2019.

In occasione del question time del 25/11/2019 ho chiesto espressamente all’Assessore Palone quale fosse la scadenza data dalla Regione per i Duc e il Piano strategico ricevendo in risposta che il Comune aveva ottenuto una ulteriore proroga al 21/1/2020. Ma in quel momento l’Assessore ha mancato di rispetto a tutto il consiglio comunale, ai cittadini baresi, ai commercianti, perché il 25/11 la data di scadenza era il 5/12/2019.” Afferma Pani.

Infatti, solo il 26/11/2019 l’Assessore chiede alla Regione  una nuova proroga al 21/1/2020 .

Il comportamento dell’Assessore nell’esercizio delle sue funzioni in Consiglio Comunale nonché tutta le gestione della questione DUC e Piano Strategico è assolutamente ingiustificabile; tutto questo mentre mercati rionali e commercianti di prossimità vengono uccisi dalla mancanza di programmazione, dal surplus di medie e grandi attività, dall’assenza di un progetto realmente condiviso con l’amministrazione. Il 25/11 l’assessore non aveva alcuna certezza della nuova proroga, anzi non l’aveva nemmeno richiesta. Ha mentito. Dovrebbe dimettersi.” concludono Pani e Delle Fontane

Se la Pani e il collega Delle Fontane hanno ragione, e non ho motivo per porre in dubbio la loro ricostruzione dei fatti e fossimo in un paese normale, le dimissioni dovrebbero essere rassegnate e pure di corsa. Ma siano sì in una Città Metropolitana, quella disegnata e voluta da Enrico Dalfino, ma in realtà nell’ultima provincia di uno strano Paese dove per il politico mentire equivale alla normalità. Poco importa se poi il vero partito di maggioranza sia quello di chi non vota, il più delle volte perché disgustato della classe politica.

Ovviamente, restiamo, io e la testata, a disposizione dell’assessore Palone o del Sindaco De Caro, dal momento che è la sua amministrazione quella messa in discussione, nel caso vogliano intervenire in proposito con una loro precisazione o rilasciare dichiarazioni in merito.