Ai ferri corti Salvini e Giorgetti

La resa dei conti nella Lega è attesa dopo il risultato delle amministrative

La redazione

Il tentativo di Matteo Salvini di presentare la Lega come un monolite privo di qualsiasi spaccatura frana ogni giorno di più.

Le differenti visioni tra Matteo Salvini ed il suo numero due, Giancarlo Giorgetti ormai sono fin troppo chiare e si manifestano in ogni occasioni.

Salvini è per “aprire tutto e subito”, Giorgetti condivide la decisioni del Governo che, su suggerimento del Cts, procede prudentemente in maniera graduale e misurata.

Ed ad innervosire maggiormente Salvini ci sono i suoi governatori a cominciare da Massimiliano Fedriga, presidente delle Regioni, che sposa le decisioni del governo che sono in linea con quanto concordato tra Stato e regioni. All’interno della Lega si parla di governatori allineati a Giorgetti e questo manda in bestia Salvini.

Che qualcosa bolla in pentola lo dice chiaramente il comportamento del Ministro dello Sviluppo Economico. Giancarlo Giorgetti, che molti leghisti hanno soprannominato “Giancarlo Fini” ha accantonato la sua proverbiale prudenza e assume importanti iniziative in piena autonomia.

Una di queste candidare Mario Draghi a succedere a Sergio Mattarella. Iniziativa criticata aspramente da Salvini.

L’ultimo scontro riguarda il Comune di Roma. Giorgetti ha invitato i leghisti che non intendono votare Michetti a votare Carlo Calenda. Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno criticato aspramente all’unisono questo suggerimento ricordando che il candidato del centrodestra è il solo Michetti.

Ed ora che Matteo Salvini si ritrova a gestire con grande difficoltà la grana del guru della Lega, Luca Morisi, indagato per cessione di droga e risponde in maniera scomposta a Ilaria Cucchi, che ricorda come la Bestia di Luca Morisi abbia crudelmente massacrato la sua famiglia nelle dolorosissime circostanze dell’assassinio del fratello.

Ma sullo sfondo dello scontro che si profila al vertice della Lega e che si ritine sia solo rinviato, in attesa dei risultati delle amministrative e dei ballottaggi, c’è la graduale ed inarrestabile caduta di consensi della Lega, da diverso tempo superata nel gradimento elettorale dai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.

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