Trionfa Diodato ed incanta
Le ferite causate dalla pandemia alleviate dalla musica. Trionfa per Europe Shine a Light, il pugliese Diodato dall’Arena di Verona.
Cinzia Montedoro
E’ andato in onda su Rai 1, lo scorso sabato, in una versione rivisitata e pensata in chiave non competitiva, l’ Europe Shine a Light, accendiamo la musica, una versione 2.0 dell’ imponente show Eurovision Song Contest.
L’evento musicale è stato modificato per il 2020 a causa della pandemia e ha voluto, attraverso il nuovo titolo, sottolineare come la musica sappia accendere la vita e le speranze degli uomini, unendo simbolicamente tutta l’Europa.
Il format ha visto la presenza di quarantuno artisti non in gara, difatti per quest’anno l’organizzazione ha preferito realizzare uno show non competitivo, una serata per celebrare tutti i Paesi partecipanti senza la gara, ma solamente dando un assaggio dei loro brani.
Grande emozione per la performance del pugliese Diodato, già vincitore del premio David di Donatello conquistato, per la “Miglior canzone originale”, con il pezzo “Che vita meravigliosa”, brano scritto per il film di Ozpetek “La dea fortuna”.
Diodato vincitore del Festival di Sanremo con il brano “Fai Rumore”, si è conquistato di diritto il posto per partecipare al contest. Il brano, durante l’ Europe Shine a Light, è stato eseguito in una location assai suggestiva, l’Arena di Verona, senza pubblico e riempita solo dalle note della canzone, simbolo di quella libertà tanto ricercata dai balconi di tutta l’Italia durante la pandemia.
Diodato, vincitore morale dell’evento ha voluto sottolineare quanto la musica sia in grado di unire, di cancellare le distanze, di superare i confini politici, di dar voce alla nostra umanità, di manifestare la nostra presenza e riaccendere un faro sulla bellezza, anche nei momenti più difficili.
Concetto certo non nuovo. Marco Tullio Cicerone scrisse che “una vita senza musica è come un corpo senz’anima”.
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