Dalla parte di Lei, Alba De Céspedes e la Resistenza delle Donne

Alle vecchie segherie Mastrototaro di Bisceglie incontro sulla figura centrale della Cultura e della Resistenza italiana

Redazione

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Venerdì 4 marzo alle ore 18.00 le Vecchie Segherie Mastrototaro ospitano Dalla parte di Lei, Alba de Céspedes e la Resistenza delle Donne, incontro sulla figura della partigiana,  scrittrice, poetessa,  autrice di testi per il cinema ed il teatro, radiocronista, giornalista e intellettuale organizzata da A.N.P.I, Vecchie Segherie Mastrototaro, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e comune di Bisceglie (ingresso libero, per accedere è necessario essere muniti di GREEN PASS informazioni 0808091021 e info@vecchiesegherie.it ) Introduce Rosalba D’Addato, Presidente A.N.P.I sezione M. D’addato Bisceglie, intervengono: Lea Durante, docente Università degli Studi di Bari, Sabina Ciminari, Università Paul Valery Montpellier – Francia (in collegamento), Roberto Tarantino, Presidente onorario ANPI provinciale BAT con la partecipazione di Angelantonio Angarano, Sindaco di Bisceglie e Roberta Rigante, Assessora Pari Opportunità Comune di Bisceglie coordina Claudia Bruno, Giornalista.

Un incontro su una figura centrale della Cultura e della Resistenza italiana, per ribadire l’importanza della memoria nella purtroppo ancora attuale battaglia sui diritti delle donne.  
Tutto cominciò nel 1938, anno di pubblicazione del suo primo romanzo, ‘Nessuno torna indietro’. Per il fatto di tratteggiare un personaggio femminile, autonomo, lontano dal ruolo imposto alle donne  dal Fascismo, il romanzo venne censurato ,si sarebbe giunti al ritiro delle copie in commercio senza  l’intervento dell’editore Mondadori. Con l’Armistizio e l’arrivo dei tedeschi, la  posizione della scrittrice s’incrinò pericolosamente.  La de Cèspedes abbandonò Roma e trovò rifugio a Bari che era stata appena liberata dagli Alleati. Pochi giorni dopo l’ex stazione EIAR del capoluogo ruppe il silenzio imposto dagli eventi dell’8 settembre: era nata Radio Bari, la prima voce dell’Italia libera e nuovo punto di riferimento per gli intellettuali “resistenti”.  Entrata nel comitato di redazione, diede un notevole contributo nella celebre trasmissione ‘Italia combatte’. Si trattava di un servizio pensato per aggiornare il Regno del Sud (il Mezzogiorno d’Italia, allora liberato) e contro-informare l’Italia repubblichina, soggetta alla censura di Berlino. “Italia combatte” trasmetteva inoltre messaggi in codice rivolti ai partigiani attivi al nord.  Una delle rubriche più note, “Spie al muro” consisteva nel mettere sull’avviso antifascisti, partigiani e quanti davano rifugio a perseguitati politici ed ebrei sull’attività spionistica svolta dagli uomini della ricostituita OVRA, l’intelligence fascista. Compito della de Cèspedes era rielaborare gli scarni comunicati del Comando Alleato. Per fare questo, come tutti quelli che parlavano dai microfoni di Radio Bari, usava un nome di battaglia (Clorinda).

Protagonista del Novecento letterario europeo, scrittrice amata da generazioni di lettrici e lettori attraverso le pagine dei suoi grandi romanzi – da Nessuno torna indietro che nel 1938 diventa un successo internazionale, a Dalla parte di lei (1949), da Quaderno proibito (1952) fino al romanzo parigino Sans autre lieu Alba de Céspedes è, insieme, scrittrice e intellettuale impegnata nel rinnovamento e nella modernizzazione della cultura attraverso le pagine di “Mercurio” (1944-1948) e le numerose collaborazioni giornalistiche, radiofoniche, televisive. Il suo archivio personale, insieme alla sua biblioteca, conservati fino alla morte della scrittrice presso la sua abitazione di Parigi, sono stati consegnati nel 1997 ad Annarita Buttafuoco e Marina Zancan (attualmente responsabile scientifico del fondo) e trasferiti presso la Fondazione Badaracco. In seguito il fondo, riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia, è stato ordinato e inventariato con competenze e risorse diverse. Nel marzo 2009 il fondo è stato donato dagli eredi alla Fondazione Mondadori. L’archivio è costituito dalle serie: Documenti personali e sulla famiglia (9 buste, 1901-1997); Corrispondenza professionale (13 buste, 1935-1997); Corrispondenza (buste 13, 1910-1997); Scritti (bb. 72, 1918-1997); “Mercurio” (buste 3, 1943-1949); Ritagli stampa (bb. 13, 1926-1997); Fotografie (8 buste, 1880-1995); Testi inviati ad Alba de Céspedes (buste 5, 1940-1994).
Di particolare interesse la corrispondenza con gli scrittori, editori, traduttori e lettori. Tra i molti mittenti compaiono con maggiore frequenza i nomi di Sibilla Aleramo, Ada Negri, Anna Banti, Maria Bellonci, Paola Masino; la serie conserva inoltre lettere di Italo Calvino, Carlo Emilio Gadda, Corrado Alvaro, Eugenio Montale, Alberto Savinio.

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