Christian Divella: “Il Cristo” di Gravina in Puglia.

Sabato 1° aprile, dopo l’arresto causato dalla pandemia di Covid-19, ritorna la “Passio Christi”vivente . L’attore principale sarà Christian Divella.

Gianvito Pugliese

Rocco Michele Renna

GP – Una breve necessaria introduzione. Chiedo scusa, anzitutto, ai nostri numerosi lettori gravinesi e dell’Alta Murgia, per essere entrati nella determinazione di cancellare la presentazione della “Passio Christi” prevista a Gravina per il primo aprile prossimo, salvando esclusivamente l’intervista “non contestata” al protagonista (il Cristo) Christian Divella.

Non è stato, dato il giorno previsto, il classico pesce d’aprile, ma si è verificato invece qualcosa di decisamente sgradevole e d’inaccettabile. Non so se l’articolo del Collega Renna della redazione di Gravina e dell’Alta Murgia contenesse qualche imprecisione, ad oggi non ho elementi per saperlo. Sta di fatto che il Collega Renna riceve un WhatsApp da Mino Berlino. Eccolo:

Nell’allegato “detta” al Collega il testo di alcuni paragrafi dell’articolo (che poi ci chiederà di rettificare ulteriormente). E poco prima ci spiega, bontà sua, come si fa il giornalista. Senza le sue delucidazioni, ci saremmo sentiti persi. Non mi risulta che l’editore de lavocenews.it mi abbia sostituito col signor Berlino, quindi impari a chiedere la pubblicazione di un comunicato di rettifiche, su uno straccio di foglio di carta intestata, se esiste. A questo punto, ammesso che fornisca le prove di quanto sostiene, e la prova non sono certo sue affermazioni apodittiche (non è il “verbo”), si sarebbero probabilmente pubblicate. Inutile aggiungere, visto l’argomento, che siccome nella presunta associazione “la mano destra non sappia ciò che fa la sinistra” ha fatto seguito un messaggio tramite Messenger di tale Ottavio Laddaga, presunto Vice Presidente dell’Associazione Passio Christi, dice lui, che chiede al Collega Renna di commettere una grave violazione degli obblighi professionali, rivelandogli il nome delle fonti. Signor Laddaga, se al Magistrato urge saperlo. deve acquisire il preventivo parere del Consiglio dell’Ordine territorialmente competente, prima di disporne l’acquisizione.

Epilogo: le conversazioni con Berlino e/o Laddaga cessano di esistere quando il Collega Renna, su invito della direzione del giornale, ha chiesto ad entrambi copia dello statuto, dell’atto di costituzione, della presunta associazione, per capirne la legittimità dei diritti vantati e il verbale di nomina delle cariche associative, per sapere con chi avevamo a che fare.

Ed ora dal faceto, passiamo al serio, riproponendo ai nostri lettori l’intervista che il Collega Renna ha fatto a Christian Divella.

R.M.R. – L’edizione 2023 “il Processo” rappresenterà i dolori del Cristo, a partire dalla consegna al governatore Pilato, dove sarà accusato, processato, flagellato ed infine condannato alla crocifissione.

Questa edizione avrà come protagonista Christian Divella, imprenditore gravinese, discendente della famiglia Divella che in Gravina creò la famosa “Pasta Diva”.

Christian, hai scelto di dire di “sì” all’invito ad interpretare il ruolo da protagonista in questa edizione della Passio Christi, perché hai accettato di interpretare il Cristo nel suo momento più dolorosamente simbolico per la cristianità?
Quando gli organizzatori nel 2020 mi hanno chiamato per comunicarmi la loro scelta e per chiedermi la disponibilità ad interpretare non un ruolo qualsiasi, ma Quel ruolo, ho chiesto di poterci pensare per un paio di giorni. Ero lusingato, onorato per il fatto che avessero pensato a me per un compito così importante ma, nello stesso tempo, non mi sentivo all’altezza. Ci ho pensato, ho pregato e, dopo qualche giorno, ho accettato con tanta emozione.

Sapevo che per vestire i Suoi panni dovevo dimenticarmi di tutto ciò che ero e che facevo nella vita di tutti giorni, per mettermi al servizio della mia fede e di un gruppo di persone splendide che da anni lavorano per uno degli eventi più importanti e toccanti della città.

Ognuno in questa vita ha le proprie croci da portare, ci servono per apprezzare ancora di più il valore del sacrificio che Gesù ha fatto per noi. Ognuno deve rispondere “presente” alle proprie chiamate, più o meno grandi e io ho sentito dentro di me di dover dire di sì”.

Ricordo che anche io fui uno dei figuranti durante la prima edizione e ricordo ancora l’emozione di scendere il Cristo dalla Croce. Anche se si trattava di finzione scenica, in quel momento era diventato una sorta di viaggio nel tempo ed aveva assunto, ormai, una richiesta di perdono dell’umanità verso Colui che si era fatto carico delle sue colpe. Simbolicamente lo aiutavamo a togliersi il fardello che l’umanità stessa gli aveva caricato…

Il protagonista rischiò la sua salute per la sua interpretazione dato il suo abbigliamento e la temperatura bassa, Christian, credo tu sappia cosa dovrai sopportare fino alla fine della rappresentazione, credi di farcela?
“Proprio Mino, insieme a Pina Raguso, sono stati coloro che mi hanno fatto quella prima telefonata. Ed è stato proprio confrontandomi con lui che ho capito cosa potesse arrivare a significare un’esperienza simile per chi non vede nella Passio Christi soltanto una rappresentazione teatrale.

Sinceramente il freddo era solo uno degli elementi a cui ho pensato e penso. Non so quali emozioni mi pervaderanno in quei momenti, quali stati d’animo. Sono più preoccupato del fatto di essere degno e all’altezza di vestire Quei panni sinceramente ed è quello che ho chiesto e chiedo a Dio per questo periodo di Quaresima.

Prima di me Mino e poi altrettanto egregiamente Renato D’Alonzo, raccolgo il testimone di chi prima di me ha resistito al freddo e a tutto il resto, stavolta tocca a me e ce la farò. Anche perché non sono solo, ne sono certo”.

“La Passio ha già fatto sì che si parlasse di Gravina sulle tv nazionali, può diventare davvero, dopo Gravinae Nativitas, un’attrazione per tanti, tantissimi. Vorrei davvero che tutti credessimo nelle potenzialità della nostra bellissima città e dessimo un sostegno caloroso, in ogni modo possibile, ad eventi come questo. La Passio è di tutti i gravinesi e vorrei che tutti si sentano parte integrante di essa.” – aggiunge ancora Christian…

Ringraziamo Christian Divella per averci concesso questa intervista.

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