Oggi lavocenews.it compie tre anni

Sembra ieri quel 3 febbraio 2020 in cui presentammo la vocenews.it al Circolo della Vela, il più prestigioso club barese,

Gianvito Pugliese

Quando si tratta lo stesso argomento per tre volte, anche se a distanza di un’anno, l’una dall’altra, il rischio di essere ripetitivo non è dietro l’angolo, ma ti è appena “zompato addosso”, come direbbe un cittadino dell’amata Urbe. “Monnezza e tutto” rimane “Caput mundi”.

Quasi quasi, salto i preliminari, non siate maligne/i, lettrici/ori, quelli dell’articolo o “pezzo”, se preferite il gergo, e vi metto qui di seguito, collegati quanto scritto in occasione del primo e del secondo compleanno.

In verità, rileggendo il pezzo del secondo anno, mi sono convinto che devo solo aggiornarlo: è passato un anno sano e abbiamo raggiunto diversi traguardi tra cui quello del milione di visualizzazioni, ma finalità e modus operandi resta uguale Non sono, purtroppo, anche un buon cronista sportivo, lo confesso sono uno di quei quindici o sedici italiani che non seguono in tv le partite di calcio. Faccio però eccezione per la Nazionale. Comunque, dal linguaggio dei Colleghi delle redazioni sportive, dobbiamo aver preso in prestito il motto: “Squadra vincente non si cambia”. Passiamo all’aggiornamento:

Oggi posso tranquillamente confessarlo, quando il 3 febbraio di due anni or sono presentammo al Circolo della Vela di Bari, gentilmente concessoci, il nostro quotidiano che nasceva, un poco mi tremarono i polsi. Non è facile dar vita ad un quotidiano generalista che non si pone limiti territoriali, osserviamo e diamo, infatti, notizie dal mondo, senza peraltro dimenticare di essere italiani, pugliesi o baresi, ed è ancora più difficile farlo e dare al contempo spazio all’arte ed alla creatività, cenerentole in tutti i periodici non specializzati.

Ringrazio, ora per allora, due graditissimi ed autorevoli ospiti: il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, Piero Ricci e l’ex direttore di BariSera, oggi giornalista di punta di Teledeon, Francesco Saverio Rossi. Al tavolo della presentazione con i due illustri ospiti mi fece compagnia la nostra storica ed esperta d’arte Maria Catalano Fiore e un paio di Colleghi che hanno scelto strade diverse, mentre dall’ultima fila del parterre vigilava, perché tutto filasse liscio la nostra attuale webmaster, nonché segretaria di direzione Lidia Petrescu (all’anagrafe Iulia Lidia…).

da sinistra Gianvito Pugliese, Piero Ricci e Maria Catalano Fiore

Ma andiamo subito ad oggi ed al futuro. La nostra redazione, che a detta di tutti i componenti somiglia più che altro ad una sana e solida famiglia, dove si fanno litigate furibonde per poi tornare più amici di prima, è cresciuta ed oggi è formata da Nonna Camilla, Maria Catalano, Cinzia Montedoro, Lidia Petrescu e Giovanna Sellaroli ed a giorni sarà la volta di una new entry di tutto rispetto (prima le signore, comunque, in rigoroso ordine alfabetico), e Michele De Marzo, Roberto Fabbriciani, Ugo Patroni Griffi, Rocco Michele Renna, Orio Giorgio Stirpe. Dunque non solo baresi o residenti a Bari, ma anche dal più vicino al più lontano, una biscegliese, una lucana ed una romana, un fiorentino, un gravinese ed un norvegese.

Due dati. Questo è l’articolo 11.211, praticamente più di 3.737 articoli di media all’anno; sulla loro qualità lascio il giudizio a lettrici e lettori, che ci seguono. Il nostro articolo di punta l’editoriale Christophe Clavé ed il QI pubblicato il 12 ottobre 2020 ha totalizzato ad oggi 51.919 visualizzazioni uniche, significa che altrettanti fruitori del giornale l’hanno letto e continuano i nuovi lettori, dunque continuerà a crescere. Permettetemene un terzo: a ieri sera alle 24 le visualizzazioni totali erano 1.151.552. Un grazie sentito alle nostre lettrici ed ai nostri lettori. Esistiamo per loro e grazie a loro.

La mission: quando ho scritto che mi tremarono i polsi non ho detto tutti i perché, limitandomi a prospettare il nostro voler guardare al mondo e dare spazio a cultura e creatività. Ma l’impegno maggiore, che finora ho taciuto e che abbiamo preso con noi stessi prima che con i nostri lettori, è quello sì di raccontare i fatti del mondo come li legge anche un barese (e non solo), ma un barese un po’ particolare, l’erede cioè della scuola crociana, a suo tempo ospitata da Casa Laterza, di Radio Bari, la prima radio libera durante la II guerra mondiale, e più recentemente dell’école barisienne, nata con Beppe Vacca e rilanciata da Franco Cassano.

Se ci siamo riusciti, non lo so, ma lo spero, quello che so per certo è che ce l’abbiamo messa tutta per riuscirci, Da quel tre febbraio di tre anni or sono non ci siamo fermati neanche un solo giorno. Ci ha accompagnati il Covid-19, scoperto pochi giorni dopo, e fra le nostre più vive speranze è quello di scrivere l’articolo “FINE del CORONAVIRUS” e condividerne la gioia con le nostre amiche ed i nostri amici lettori, anche se tra una mutazione e l’altra, aggiunte ad un malinteso liberi tutti, con la primavera che si avvicina potremmo assistere a nuove ondate di truppe russe lanciate al massacro della popolazione civile ucraina, donne, vecchi e bambini in primis, e di diffusione del Covid-19 Sars2, visto che coloro che usano mascherine e distanziamento anche in presenza di assembramenti al chiuso sono mosche bianche.

Un abbraccio a ciascuna delle mie redattrici, dei redattori e degli opinionisti, senza di loro non saremmo nessuno, né il giornale, né tantomeno io.

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