Meloni: “In nessuna democrazia il governo consente tali provocazioni verso l’opposizione”

Lamenta attacchi a Fdi da ministri, cariche istituzionali e media

Gianvito Pugliese

Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, affida a Facebook la sua lamentazione: “In nessuna democrazia evoluta l’unica opposizione al Governo è oggetto di sistematici attacchi da parte di ministri, cariche istituzionali e grandi media. E, soprattutto, in nessuna democrazia occidentale il Governo consente scientificamente provocazioni che potrebbero facilmente sfociare in disordini – durante la campagna elettorale – nelle manifestazioni politiche dell’opposizione. Questa gente parla di Europa, ma il loro modello è il regime di Ceausescu. Non ci facciamo intimidire da chi odia la libertà e la sovranità popolare”.

Fino ad ora la leader di FdI si era astenuta dal ricorrere al vittimismo. Non ha ragione a definirsi l’unica opposizione: Sinistra Italiana, di Nicola Fratoianni, ha la medesima anzianità di servizio di Fratelli d’Italia nell’opposizione ad governo Draghi. Certo è oggi molto più piccola, più o memo pari, essendosi uniti ai Verdi, al dato di partenza di Giorgia Meloni all’inizio della legislatura, quando Salvini ruppe l’alleanza monolitica della destra e fece il “contratto di governo” con i pentastellati di Beppe Grillo, che s’inventarono il premier Giuseppi Conte, come lo chiamò Donald Trump, all’epoca Presidente Usa.

Ha ragione a lamentare una violenza verbale abbastanza accesa, forse decisamente eccessiva. Ma siamo in campagna elettorale e finora abbiamo visto solo il festival di chi la spara più grossa. E’ giusto che l’abbia fatto, intendiamoci, ma non è che Meloni e compagni (si offende se li chiamiamo così?) ad es. Larussa o Lollobrigida, siano stati tanto teneri nei confronti degli avversari politici. E stoccate, come sempre durante le elezioni, ancor più feroci sono riservate agli “alleati”, dal momento che attingono voti dallo stesso bacino e, piaccia o meno, “mors tua vita mea” (ndr. la tua morte è la mia vita).

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