Luca Zaia preme per la campagna vaccinale

“Di questo passo dure tre o quattro anni”.

GP

Luza Zaia il governatore del Veneto, rieletto con consensi da votazioni bulgare, e leader della Liga Veneta, un partito apparentato con la Lega, ma con qualche autonomia, noto anche per le sue gaffe (Es. chi non ha visto un cinese mangiare un topo vivo?), che forse contribuiscono a renderlo anche più simpatico all’opinione pubblica, è aduso ad intervenire nel dibattito pubblico solo se ha qualcosa d’importante da dire.

La sua dimensione della politica è il buon senso, il comportamento del buon padre di famiglia, perciò il suo notevolissimo elettorato e non solo loro, sono disposti a perdonargli frequenti errori di forma o citazioni improprie, che però hanno come sfondo un discorso sensato.

Ed il suo intervento odierno è fra i più sensati che abbia ascoltato recentemente. Non mi colpisce solo perchè a pronunciarlo è un leghista, i cui uomini non brillano certo per moderazione, ma perchè è fra i pochi che accende i riflettori sulla lentezza della campagna vaccinale che è una realtà nascosta sotto il tappeto nel nostro Paese. Una lentezza che è frutto di scelte sbagliate, escludendo dalle vaccinazioni i medici di famiglia e che denuncia a chiare lettere un enorme carenza del Paese che ha una sanità che fa acqua da tutte le parti, certamente anche in ragione della frammentazione regionale.

I nostri, pur autorevoli tecnici vantano come un successo i numeri dei vaccinati in ambito sanitario. Bene, anzi per nulla. Permettetemi di poter portare un’esempio. In Romania si è già al completamento della vaccinazione degli ultra settantenni. Prenotazioni attraverso i medici di famiglia o su piattaforma nazionale online, vaccinazioni in ampi spazi, come il Palazzetto dello Sport nella zona di Tirgu Neamt, E non parliamo di un Paese che vanta una sanità modello. Fatti e dati verificati, ve lo garantisco. Possibile che noi siamo così indietro? E possibile che a denunciarlo non ci sia altri che Luca Zaia.?

Ecco perchè Zaia ha quei numeri di consenso. A prescindere da tutto davvero la cifra della sua politica è la saggezza del buon padre di famiglia.

Chiede, a ragione, a Draghi di far valere la sua autorevolezza per dare una spinta seria ad una campagna vaccinale che va alla velocità delle lumache e chiede alle regioni di farsene carico negli incontri col governo.

Credo che se in politica ci fossero più Zaia l’astensionismo si ridurrebbe seriamente. Caro Zaia, rimango un meridionalista convinto, ma Lei merita un plauso (e non solo uno) ed è doveroso riconoscerglielo e scriverlo per onestà nei confronti dei nostri lettori.

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