La Nato darà il benvenuto ai membri nordici

Intanto l’Ucraina tiene testa e respinge le forze russe

Gianvito Pugliese

 E’ atteso per oggi l’annuncio ufficiale della Finlandia in merito alla sua “intenzione di entrare a far parte della NATO”. La Svezia, che intanto ha concluso un patto di mutua sicurezza con la Gran Bretagna, probabilmente seguirà a ruota.

Secondo i diplomatici e funzionari, che vi hanno lavorato, l’accelerazione è divenuta dispensabile dopo l’invasione russa dell’Ucraina, che sta rimodellando la sicurezza europea e l’alleanza militare atlantica.

I Paesi della Nato auspicano che Finlandia e Svezia ottengano rapidamente l’adesione, tuttavia con la richiesta si apre la strada a una maggiore presenza di truppe Nato nella regione nordica durante il periodo di ratifica di un anno.

Nella regione nordica, già Norvegia, Danimarca e i tre stati baltici sono membri della NATO, e l’aggiunta di Finlandia e Svezia probabilmente farebbe arrabbiare ulteriormente Mosca, che afferma che l’allargamento della NATO è una minaccia diretta alla sua sicurezza.

Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato tale questione come motivo delle sue azioni in Ucraina, che anche aveva espresso il desiderio di unirsi alla fine all’alleanza. Sta fi fatto che se Putin voleva ridurre la presenza Nato ai confini delle Russia ha ottenuto esattamente il contrario. Se non fosse il dittatore che è si dovrebbe dimettere, avendo fallito l’obiettivo principale.

Mosca, che le lezioni non le capisce e non da far altro che minacciare Stati sovrani oltra a leccare le scarpe a Pechino, ha più volte messo in guardia Finlandia e Svezia dall’adesione all’alleanza, minacciando “gravi conseguenze militari e politiche“. Minacce ridicole, perchè dovrebbe scontrarsi apertamente con la Nato e se non tiene testa all’Ucraina, i netta inferiorità numerica e di mezzi, figurarsi se può affrontare una Nato decine di volte più forte.

Il presidente finlandese Sauli Niinisto, richiesto ieri di un parere se la Finlandia avrebbe provocato la Russia aderendo alla Nato, ha risposto, citando Putin: “La mia risposta sarebbe che sei stato tu a causare questo. Guarda allo specchio“-

Andando agli scenari di guerra, ieri l’Ucraina ha dichiarato di aver respinto le forze russe a est fin quasi al confine russo e di aver interrotto i flussi di gas russo diretto all’Europa su una rotta attraverso il territorio controllato dalla Russia.

Kiev ha riconquistato Pytomnyk, villaggio sull’autostrada a nord di Kharkiv, la seconda città più grande di Kharkiv.

In un altro villaggio vicino a Kharkiv, pure riconquistato dagli ucraini Tatyana Pochivalova è tornata e ha trovato la sua casa ridotta in rovina: “Non mi aspettavo niente del genere, una tale aggressione, una tale distruzione. Sono venuta e ho baciato la terra, l’ho semplicemente baciata. La mia casa, non c’è niente. Dove devo vivere, come devo vivere?”

La controffensiva sferrata da Kiev sembra essere la più veloce avanzata che l’Ucraina abbia fatto, dopo aver allontanato le truppe russe dalla capitale e dall’Ucraina settentrionale all’inizio di aprile.

Continuando minaccerebbe seriamente le linee di rifornimento per la principale forza d’attacco russa e xolpire obiettivi logistici nella stessa Russia che sta rientrando raggio dell’artiglieria ucraina.

Nel sud, oggi Kiev ha dichiarato di aver distrutto due carri armati e un deposito di munizioni nella regione di Kherson, controllata dai russi.

Ma la mossa di ieri dell’Ucraina di interrompere le forniture di gas russe che attraversano il territorio detenuto dai separatisti filo russi risulta determinante. I flussi di gas da Gazprom verso l’Europa attraverso l’Ucraina sono di conseguenza diminuiti di un quarto. L’Ucraina, peraltro, ha accusato i separatisti sostenuti da Mosca di aver sottratto rifornimenti. 

Se il taglio del flusso dovesse continuare, sarebbe impatto maggiore finora sui mercati energetici europei.

Mosca, a sua volta, ha imposto sanzioni al proprietario della parte polacca del gasdotto Yamal che trasporta il gas russo in Europa, nonché all’ex unità tedesca di Gazprom, le cui filiali servono il consumo di gas dell’Europa. Ricordiamo che l’Europa acquista più di un terzo del proprio gas dalla Russia.

Berlino sta “prendendo le precauzioni necessarie e preparandosi a vari scenari”.

Il governatore della regione russa di Belgorod, dall’altra parte del confine di Kharkiv, ha detto che un villaggio era stato bombardato dall’Ucraina, ferendo una persona.

Le autorità ucraine confermano l’avanzata attraverso la regione di Kharkiv, ma si astengono dai dettagli: “Stiamo ottenendo successi nella direzione di Kharkiv, dove stiamo costantemente respingendo il nemico e liberando i centri abitati”.

Le forze russe hanno continuato a bombardare le acciaierie Azovstal nel porto meridionale di Mariupol, ultimo bastione dei difensori ucraini in una città.

Petro Andryushchenko, un aiutante del sindaco di Mariupol così descrive la situazione: “Se c’è l’inferno sulla terra, è lì”.

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