Impressioni sulla Nuova Fiera del Levante ed il suo futuro.

A fronte di comunicati esaltati ed esaltanti, la realtà è una debacle senza precedenti.

Gianvito Pugliese

Mi piacerebbe scrivere, per rispetto della professione, “il mestiere” come lo chiamano molti Colleghi, che la lettura della news “Grande entusiasmo di pubblico ed espositori” a cura dello Staff Fiera il 23 Oct, 2022, mi ha destato meraviglia e sconcerto. Devo dire invece, ad onor del vero, da disincantato, che me lo aspettavo.

Non si può e non si deve mai generalizzare, ma la maggioranza degli uffici stampa, soprattutto dove i veri professionisti, semplicemente non ci sono, hanno preso l’abitudine triste di scimmiottare i loro colleghi “maggiori”, quelli cioè di partiti e singoli politici più o meno importanti ed accorsati. Ovvero nulla di ciò che scrivono corrisponde davvero all’accaduto. Nel caso di specie, i termini esaltanti, utilizzati nell’auto-descrizione del successo, non si possono davvero leggere.

Intendiamoci, potrei sbagliare, non è la prima volta che capita e spero, per ovvie ragioni, che non sia l’ultima. Sta di fatto che in Fiera per questa edizione ci cono stato due giorni di seguito, rispettivamente una mattina ed il successivo pomeriggio.

Con la Collega che mi accompagnava in entrambe le circostanze, e che si occupava in quelle occasioni di fotografare e riprendere, alla fine delle prime tre ore, o poco più, scherzando abbiamo commentato: “Ce la siamo cavata bene, in poche ore abbiamo visitato tutta la fiera“. In realtà gli espositori erano pochi e la qualità, salvo eccezioni, peggio.

Abbiamo anche notato che erano più gli uomini in divisa, che passeggiavano o stanziavano nei viali del quartiere fieristico, che quelli in abito civile (i visitatori). Nessun allarme, care lettrici e lettori, non si trattava di sicurezza minacciata, ma fra gli espositori più importanti nei viali semi deserti della 85a Fiera del Levante, Carabinieri (interessanti alcuni reperti recuperati ed esibiti dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale), Polizia di Stato, Polizia locale, Guardia di Finanza (interessantissime le dimostrazioni pratiche del Nucleo cinofili di Bari), AMD Agenzia delle dogane (che esponeva, tra l’altro, sotto una bolla, una Ferrari contraffatta e sequestrata). E poi Esercito, Areonautica … Ovviamente più interessati ed affascinati dai blindati i bimbi, cosa positiva. Facevano numero, alcune visite guidate di giovanissimi alunni di istituti particolari, a giudicare dalla divisa molto curata. A prima vista, comunque, frastornati ed annoiati, al pari delle loro accompagnatrici.

Unico padiglione accorsato quello delle nazioni presentato all’inaugurazione con squilli di trombe e presentat arm. In realtà un bazar male assortito di espositori (meglio di venditori da bazar). Abbiamo riconosciuto alcuni commercianti extracomunitari locali. Male assortito perché i poveri espositori, per risparmiare sui metri quadri e le relative tariffe, esponevano buona parte della merce occupando la corsia di passaggio del pubblico. Tutti ammassati, quindi, in uno spazio ridotto ed angusto (con buona pace degli assembramenti e del contagio), mentre il resto della fiera era desolatamente vuoto e spessissimo chiuso.

Non occorreva intervistare, anche se qualche domanda l’abbiamo posta ovviamente. L’atteggiamento di tanti espositori era di rassegnazione, come chi si è preso la fregatura e non da che farci. Un clima anche omertoso, molte proteste per i costi di esposizione sproporzionati rispetto agli affari conclusi, ma nessuno disposto a fare il proprio nome. Ripeto, una volta scoperto che tre quarti della fiera sarebbe stata desolatamente vuota, cosa costava concedere -eccezionalmente- aumenti gratuiti di spazio, per consentire agli espositori di mostrare di più e soprattutto ai visitatori di non trovarsi imbottigliati nella calca, creata anche da chi non ha alcun rispetto del prossimo: nulla di nuovo, l’edizione appiedata del traffico automobilistico della città che ospita la campionaria da sempre.

Una parola a parte merita la bella e piuttosto accorsata esibizione dei cani del Gruppo cinofilo barese della Guardia di Finanza. Con tanto vuoto attorno cosa sarebbe costato mettere due o tre gradinate e lasciare il centro vuoto per l’esibizione che sarebbe stata visibile da spettatori comodamente seduti. Invece calca a cerchio intorno al luogo dell’esibizione con tanti, soprattutto bimbi costretti a guardare le spalle e anche altro di quello avanti a se. Ennesima debacle organizzativa di un Ente che sembra aver cessato di esistere. Sarà che essendoci due presidenze, una dell’Ente Fiera e l’altra della Nuova Fiera del Levante, ognuno ha ritenuto che fosse compito dell’altro e tutti si son lavati le mani? Al punto che era impossibile trovare un dolo depliant con la pianta della fiera e dei pochi padiglioni aperti.

In due parole, per me, un mix tra una debacle ed un fallimento. Speriamo che le Fiere specializzate a venire sortiscano miglior effetto. La campionaria deve ritrovare un’anima e non essere tirata al carrozzone dell’ente pubblico che, non facciamo finta di non capire e non sapere, in realtà paga per tutti. E per tutti alla fine pagano i cittadini pugliesi.

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