Il tycoon ed il “terrorismo interno”

Ormai un Presidente uscente, senza più remore, pronto a violare apertamente la Costituzione, inviando la Guardia civile contro i manifestanti. ergo militari Usa contro americani, gioca la carta del terrore e del blandire gli estremisti di destra.

GP

Usa: Tramp va a Kenosha, nel Wisconsin, teatro di scontri accesi tra manifestanti, polizia e militanti di estrema destra simpatizzanti del tycoon. Promette di stanziare 4milioni di dollari per risarcire i danneggiati. In pratica un regalo (o mancetta elettorale) ai suoi amici titolari di assicurazioni sulle case, largamente diffuse in America. E’ elementare: l’assicurato, risarcito, cede i diritti sul danno all’assicurazione. E’ così in qualunque parte del mondo, States compresi.

Poi racconta al popolo americano che la democrazia e le manifestazioni di dissenso vanno stroncate con la forza: “Sono terrorismo interno“. Lor Signori, elettori Usa ed cittadini di Paesi Nato, sappiano che lo “Sceriffo del mondo” odia e disprezza la democrazia e ogni sua tipica manifestazione.

Evoca poi la legittima difesa per i poliziotti che hanno freddato un afroamericano disarmato che aveva dato un pugno ad uno di loro. Ed esplode la protesta a Los Angeles.

Infondo, non è cambiato molto dal tempo in cui i proprietari di ranch con i propri cowboy trucidavano le greggi di ovini ed uccidevano i pastori, rei di pascolare sui terreni demaniali, e tra un pastore e l’altro finivano di ammazzare i pochi pellerosse sopravvissuti, ai quali i loro padroni avevano rubato la terra, così, tanto per divertirsi un po’ e distrarsi dalla monotonia di accompagnare le mandrie. A ben considerare la Frontiera americana dura dal 1607 al 1920. E’ passato giusto un secolo. Più facile andare sulla Luna o su Marte che cambiare costumi e mentalità, anche e soprattutto quelle più incivili, da predatori seriali.

Posso solo aggiungere che non c’è nulla di nuovo, è sempre la solita storia di quello che grida più forte di tutti in una qualunque piazza; “Al ladro!!!”. Statene certi, il ladro è proprio lui. Oggi negli Stades chi invoca “legalità, ordine e disciplina” è proprio colui che fomenta i disordini, D’altronde cui prodest?

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