Forza Nuova manda in tilt il centrodestra

Lega e Fratelli d’Italia contraddittori e confusi

GP

Sotto elezioni le iniziative violente a Roma del leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino, hanno messo in grave imbarazzo Lega e Fratelli d’Italia, che reagiscono attaccando ed utilizzando mezzi da dozzinale complottismo.

Dopo l’attacco e la devastazione della sede romana della Cgil, voluta e messa in atto da Forza Nuova, tant’è che nel comizio a Piazza del Popolo lo stesso Castellitto ha invitato alla marcia verso la Cgil ed è stato fermato dalla Polizia nella sede del sindacato, la destra nazionalista si divide, forse solo strategicamente.

La ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, parlando alla Camera di Castellino e dell’assalto alla Cgil ha dichiarato: “si è messo in evidenza per il deciso protagonismo soprattutto nell’intervento a piazza del Popolo quando ha espresso la volontà di indirizzare il corteo verso la sede della Cgil. La scelta di procedere coattivamente nei suoi confronti non è stata ritenuta percorribile dai responsabili dei servizi di sicurezza, perchè in quel contesto c’era l’evidente rischio di una reazione violenta dei suoi sodali con degenerazione dell’ordine pubblico”.

Una scelta di evidente buonsenso fatta dai responsabili dell’ordine pubblico presenti in piazza, e non certo direttamente dal ministro, che ha suscitato l’ira funesta di Giorgia Meloni che prova a cambiare totalmente le carte in tavola. Responsabile dei disordini è la Ministro Lamorgese e non Castellino e compagni, pardon camerati, che in totale aderenza alle tradizioni fasciste, a cui si rifà, attacca e devasta la sede del sindacato.

L’iniziativa del Pd, a cui si sono associati i pentastellati, Leu ed i renziani di Italia Viva, ha messo all’angolo i partiti che hanno da sempre strizzato l’occhio a Castellino e suoi sodali, che non sono certo gli unici ad aver tentato la ricostituzione del partito fascista.

Giorgia Meloni si è guardata bene dal condannare l’assalto alla Cgil ed ora tenta disperatamente di far ricadere la colpa sul Ministro dell’Interno e sull’intero governo colpevoli di alimentare “la strategia della tensione”. Il complottismo. ovvero l’invenzione di complotti di potere per non riconoscere ciò che è di chiara evidenza, non è una novità nel nostro Paese. Ma accusare chi ha saputo arginare la violenza di Forza nuova e complici, evitando scontri di massa tra la polizia ed i diecimila no-vax di Piazza del Popolo, di alimentare la “strategia della tensione” è francamente ridicolo.

Scelta del tutto diversa quella di Matteo Salvini che è andato da Mario Draghi a chiedere di rendersi promotore di una riappacificazione nazionale con la destra. Anche per lui sembra che Castellino non abbia fatto nulla. Ha, infatti, espresso meraviglia che un individuo con un Daspo sulle spalle abbia potuto liberamente partecipare ad una manifestazione. Responsabili, dunque, quelli (forze dell’ordine) che glielo hanno permesso. Così come responsabili della tensione politica e sociale sono quei Pd, M5S, Leu ed Italia Viva che ne hanno chiesto, finalmente, lo scioglimento e non quelli stessi di Forza Nuova, CasaPoud ed atri gruppi eversivi, ed i partiti che li fiancheggiano.

Appare fin troppo evidente che in questa scelta, uno attacca il governo, l’altro per la prima volta in assoluto alza la bandiera della Pace, c’è il tentativo di depistare l’opinione pubblica dalle responsabilità dei fatti accaduti e in ultima analisi delle enormi mine seminate nell’azione di governo.

Intanto dai due una condanna di Forza nuova ed una dichiarazione di solidarietà a Landini ed alla Cgil non risultano pervenute.