Cortocircuito sul Mes

Nel nostro Paese il Mes sta creando problemi di stabilità e coesione nell’opposizione, ma anche e soprattutto nella coalizione di governo.

Il Mes (meccanismo europeo di stabilità) ormai è un totem, che secondo la definizione di Durkheim è la più primitiva delle ‘forme elementari’ di religione. Una divinità pagana, dunque, da amare od odiare a seconda di come la si guarda.

Per ora è l’unica forma di finanziamento, o meglio di prestito europeo, disponibile a breve . Le condizioni capestro imposte dal Mes che conosciamo, quello applicato a Grecia e Spagna, non ci sono più. Non è un caso che il Sole 24 Ore, quotidiano economico ineguagliabile, che è in fondo la voce della Confindustria, oggi lo indichi come qualcosa di molto positivo, Non l’ideale, ma insomma, meglio di nulla. Sottolinea che il suo tasso è inferiore a quello dei BTP (Buoni poliennali del tesoro) e siccome gli economisti del Sole 24 ore sono gente seria, come i loro giuristi, sottolineano anche che condizioni post concessione ed accettazione, semplicemente non esistono. Ove introdotte dopo l’adesione al credito sarebbero platealmente illegittime e manifestamente nulle.

Ma il benedetto Mes, il simbolo sacro delle tribù tribali contrapposte, che per difenderlo o abbatterlo combattevano fino alla distruzione dell’una o dell’altra, produce non solo, come sarebbe prevedibile una vera e propria guerra, fortunatamente, solo verbale (anche talvolta scritta) tra maggioranza ed opposizione. Così, mentre nel centrodestra la Lega minaccia il ricorso alle piazze ed alle barricate, infischiandosene, ancora una volta, dei piccoli industriali del nord, Fratelli d’Italia concordano, ma…… con distinguo mutevoli, e Forza Italia è pro Mes, ma “tanto non incrina l’unità del centrodestra”, nella maggioranza di Governo, Partito democratico ed Italia Viva vogliono che vi si faccia ricorso al nuovo Mes, senza se e senza ma, Leu tace (chi tace acconsente?) e tra i pentastellati c’è maretta (parte è decisamente contraria).

Abbiamo chiesto a tal proposito all’onorevole barese Giuseppe Brescia, Presidente della Prima Commissione (Affari costituzionali) della Camera la sua opinione.

On.le Giuseppe (Beppe) Brescia, Presidente I Commissione della Camera dei Deputati

Ha risposto ” Il M5S è storicamente contrario al Mes e non credo che questa posizione possa cambiare facilmente. Io però dico che in questo momento così difficile e di scarsezza di liquidità, qualsiasi risorsa a basso costo si riesce a reperire è preziosissima. A quanto pare, non ho ancora letto le carte, in Europa dovremmo essere riusciti a spuntarla sull’eliminazione delle condizionalità. Se così fosse sarebbe un grande risultato. In questa storia non c’entrano niente i dualismi.

La precisazione finale, in realtà risponde ad una mia specifica domanda sulla possibile influenza, nella differenza d’opinione interna nei pentastellati, del dualismo Di Maio-Di Battista. Le prime due vertevano sul pensiero del Movimento e su quello personale.

In questo frangente, osservo che, mentre qualcuno per la disperazione arriva ad impiccarsi ed i più, non avendo ricevuto alcun sostegno, non sanno più che pesci pigliare, il Premier è dilaniato dalle necessità di tenere insieme la maggioranza e, dalla consapevolezza che una parte cospicua del Paese, ha seri problemi di sopravvivenza. A noi (media) tocca stare alla finestra, onestamente osservando, cercando di capire e riferire a Voi. Spero di no fermarmi qui. Graditi commenti.