Berlusconi: flat tax al 23% per tutti ….. ma…..

Il Cav.”Per lasciare più denaro nelle tasche degli italiani”. Ma Bersani aveva già rotto le uova nel paniere in proposito alla Meloni

Gianvito Pugliese

Una pillola al giorno leva il medico di torno. Una pillola al giorno del nostro programma dovrebbe levare di torno i signori della sinistra. La pillola sono le tasse. Quando saremo al governo applicheremo una flat tax al 23%, per tutti, famiglie e imprese, per alleggerire l’oppressione fiscale, per combattere davvero l’evasione, per aumentare le entrate dello Stato. Se sei d’accordo, se pensi sia giusto lasciare più denaro nelle tasche degli italiani, per far ripartire consumi e investimenti, il 25 settembre devi andare a votare e naturalmente devi votare Forza Italia”. Sono le parole di Silvio Berlusconi in un video, diffuso sui social, in vista delle imminenti elezioni politiche.

Ma Pier Luigi Bersani, ospite della 7, aveva già rotto le uova nel paniere alla boutade propagandistica di Berlusconi, già oggetto di un emendamento alla delega fiscale della Meloni-Lollobrigida….. che introduceva l’aliquota unica. Bersani lo traduce come: “Messaggi popolari,…. ma così chi è sotto va a pagar di più e chi è sopra di meno…….. questa è la formazione, l’alleanza dei possidenti e delle corporazioni”.

Infatti, le nuove aliquote e gli scaglioni IRPEF, in vigore dal 2022, sono le seguenti: • 23% fino a 15.000 euro • 25% oltre 15.000 e fino a 28.000 • 35% oltre 28.000 e fino a 50.000 euro • 43% oltre 50.000 euro. Quindi, per i redditi fino a 15mila euro, cioè gran parte degli impiegati e operai, comuni partite Iva, pensionati risparmio zero. Con reddito fino a 28mila euro (impiegati con anzianità, funzionari, partite Iva a reddito medio, pensionati privilegiati) il risparmio e del 2%. Diventa significativo fino a 50mila euro pari al 12% e davvero importante oltre i 50mila che dal 43% pagherebbero il 23% cioè il 20% in meno, ovvero quasi la metà.

Mi sembra di essere tornato indietro di quasi mezzo secolo, quando per una dozzina d’anni sono stato “Cultore della materia” (l’equivalente all’epoca della libera docenza universitaria) di Scienza delle Finanze e Diritto tributario alla Facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche dell’Ateneo “Aldo Moro”. Chi melo avrebbe mai detto che mi sarebbe tornato tanto utile da giornalista.

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