Auguri è Natale
Auguri ai lettori ed alla redazione
GP
Oggi non si può cominciare a scrivere sul giornale senza formulare gli auguro ed i ringraziamenti doverosi, ma di certo non frutto di routine.
Poi le notizie, magari più selezionate del solito e meno numerose, anche in quello la routine non c’entra nulla almeno fino ad oggi. A fine anno sarà tempo di bilanci, di dati sui pimi dieci e mezzo di vita del giornale.
Oggi c’è spazio solo per ringraziamenti ed auguri. Sono due cose inscindibili. Comincio col ringraziare dal profondo del cuore i nostri lettori. Quando siamo partiti a metà febbraio di questo sfortunatissimo anno ci siamo proposti di intraprendere un arduo e difficoltoso cammino. Anzitutto per la scelta dell’ambito territoriale. Scusate se uso il plurale e non, come è mia abitudine, la prima persona singolare, è che scrivo a nome di tutti noi della redazione. Non ci siamo dimenticati neanche per un attimo che il nostro editore è un ente barese e che a Bari ubicata la nostra sede centrale.
Ma dal primo giorno, sia pure con mezzi limitatissimi abbiamo inteso offrire ai nostri amici lettori uno sguardo panoramico sul mondo, rileggendolo con la mente e gli occhi di un barese. Ma non come non manca il barese del “picc’, maleditt’ e subt”, che conosciamo e rispettiamo, ma non è il lettore a cui ci siamo rivolti, ma quello dell’antico “Sottano” di “Radio Bari”, della scuola crociana, dell’ “Ecole barisienne”. E quì la salita si è fatta più ripida, perchè il nostro piatto forte, ci siamo detti, non sarebbe mai stato il gossip, la notizia trucida che attira e fa un mare di visualizzazioni. Lo so per vita vissuta. Nei tanti anni passati a scrivere sono passato anche da giornali che al totem visualizzazione hanno svenduto la dignità e la ragion d’essere.
E non posso fare a meno di un attimo di commozione (invecchio, non c’è dubbio) nel ringraziare lettrici e lettori. In questi mesi si sono decuplicati nonostante le nostre scelte impopolari e ci hanno sostenuto con sempre maggiore intensità facendo di una testata che ha posto avanti a tutto la cultura e l’amore per la stessa un giornale accorsato e letto. Una testata online che privilegiando la cultura e l’arte non ha dimenticato neanche per un attimo generalista.
Devo ringraziare poi la mia redazione, non solo per gli auguri formulati da tutti loro, ma per il supporto che mi hanno dato quotidianamente in questa avventura. Un giornale è una redazione. I suoi frutti sono resi possibile dall’unione e la fusione di tante intelligenze e capacità variegate. Ho la fortuna di disporre di straordinari editorialisti e redattori capaci e attenti. Permettetemi di chiudere questo modesto scritto con una annotazione: ne lavocenews.it regna sovrana l’armonia. E’ questo è il risultato di cui vado particolarmente fiero. Grazie ed Auguroni. Il Santo Bambinello vi benedica tutti lettori e redattori.
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