Attaccata Vienna

Ormai è in corso una guerra “santa” che l’estremismo islamico ha dichiarato all’Europa.

GP

Gli attentati di ieri sera a Vienna vedono crescere il numero di vittime, salite a quattro. Ci informa il quotidiano austriaco Kleine Zeitung, che conta anche 17 feriti tra i colpiti dagli attentatori.

Uno dei quattro terroristi, ma sul numero complessivo c’è ancora incertezza, simpatizzante dell’Isis, è stato ucciso dalla polizia. Sarebbe lui l’autore dell’annuncio su Instagram degli attentati. Ieri avrebbe postato alcune foto, secondo la Bild. Per il tabloid gli inquirenti considerano “probabile” che i post di un jihadista sul social network, siano stati postati dal terrorista islamico rimasto ucciso nello scontro con la polizia.

Sempre secondo gli inquirenti austriaci “gli attentatori potrebbero essere almeno quattro“.

Il terrorista rimasto ucciso era un rifugiato di 30 anni: afferma il quotidiano austriaco Kronen Zeitung, sul quale è stata pubblicata una foto dell’uomo con il viso oscurato. Non è nota la sua nazionalità d’origine. Non si sa da quanto l’uomo, sempre secondo il Kronen, si trovasse in Austria, ma tutto lascia pensare che non fosse appena giunto. Poco prima dell’attacco il terrorista avrebbe giurato fedeltà al nuovo leader dell’Isis Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi.

Questa volta, a differenza da Conflans, dove ha perso la vita il prof, Samuel Patì, o della cattedrale di Nizza, dove le vittime sono state tre, non si è più trattato di “lupi solitari”, ma di un commando di almeno quattro persone, così come pianificate appaiono le modalità dell’attentato. Sono stati infatti attacchi multipli a brevissima distanza di tempo in una Vienna affollata di persone alla vigilia del lockdown. Nella città è piombato inaspettatamente l’incubo del terrorismo. Gli eventi accaduti ricordano maledettamente la notte del Bataclan di Parigi, il 13 novembre del 2015, con gli attentatori che spararono a caso nei locali.

A Vienna, tutto ha preso le mosse vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, in pieno centro, dove in tantissimi viennesi approfittavano dell’ultima libera uscita prima della chiusura da Covid-19. Saranno state le 20,00 quando si sono uditi i primi spari, seguiti da un’esplosione (probabile che uno degli assalitori si sia fatto esplodere, come riferiscono alcune fonti). Diversi sospetti in fuga, ma difficilissimo distinguerli da comuni cittadini che cercavano di allontanarsi in tutta fretta. Un secondo terrorista viene però fermato. Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, non ha confermato catture, né che l’obiettivo primario dell’attacco fosse proprio la Sinagoga. Ma la polizia ha reso noto che il commando, composto da “molti sospetti armati di fucile, ha sparato in 6 luoghi diversi della città. Le forze speciali hanno avviato una massiccia caccia all’uomo per le vie di Vienna, affiancate dall’esercito austriaco, prontamente intervenuto.

La frammentarietà delle notizie, unita all’immediatezza dei fatti rende assai difficile fare commenti e tirare qualsiasi conclusione. Sta di fatto che il terrorismo di matrice islamica ha fatto un salto di qualità. Ora, lo ripeto, non sono solo lupi solitari ad agire, ma cellule organizzate. Non è che i danni delle seconde siano maggiori o minori, ma cresce la probabilità di attentati ovunque. I “lupi solitari” spesso non obbediscono ad altro che alla loro mente esaltata, i gruppi di terroristi, agiscono generalmente secondo ordini ed istruzioni ben precise: possono improvvisare durante l’attacco perché la polizia è più o meno pronta ad intervenire e reagire, ma fanno parte di un disegno strategico spesso delineato in luoghi lontanissimi da dove accade l’attacco. Se è così l’Europa, con i suoi mille problemi di diffusione della pandemia, farebbe bene a prenderne coscienza e avviare contromisure a propria difesa: a cominciare da durissime sanzioni economiche per i Paesi che come la Turchia, aldilà dell’ipocrisia formale, stanno chiamando l’islam estremista alla “guerra santa”. La smania di potere di certi ben noti personaggi va fermata, colpendoli dove fa più male: al portafoglio. Il maggior potere lo cercano per avidità e cupidigia.

Non mi stancherò, né si stancherà lavocenews.it di rivolgere ai fratelli dell’Islam moderato, che sono tantissime ottime persone, l’appello ad essere uniti in questa “lotta”, sperando di non permetterle di degenerare in “guerra”. Scusate se mi ripeto: ora l’Europa deve affrontare questo vile attacco, che le viene sferrato, e non è certo un caso, nel momento di maggior debolezza economica e sociale a causa del virus.

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