Aggiornamento sulla Crisi

Si sta stendendo il documento riassuntivo di questa due giorni da consegnare a Roberto Fico

GP

Si è conclusa la riunione dei partiti della futura ipotetica maggioranza sul programma di governo. Lasciando la sala della Lupa lo hanno confermato alcuni partecipanti. Ora si sta procedendo alla verbalizzazion,e quasi conclusa, della due giorni da consegnare al presidente Roberto Fico.

Il Presidente della Camera in serata salirà al Colle per riferire al presidente Sergio Mattarella, ma non è escluso che tra la fine dei lavori del tavolo e l’incontro col Capo dello Stato possa mettere in cantiere un nuovo “giro” di consultazioni con i partiti che hanno avuto posto a tavola.

Non credo sarà sufficiente un semplice giro di consultazione per smussare tutte le asperità ancora irrisolte e dar vita ad un vero accordo. Sbaglierò, ma occorre un lavoro di mediazione svolto da persona autorevole e dotata di una pazienza da far invidia al noto Giobbe. Il Mes ed il reddito di cittadinanza vedono su sponde diametralmente opposte Italia Viva ed i Pentastellati, E sul lodo Orlando che cercava di far da pontiere nelle divergenze tra Cinque Stelle ed Italia Viva, sulla giustizia a proposito di prescrizione, Italia Viva lo boccia risolutamente. Il Pd preferisce far rilevare che c’è convergenza totale su ambiente e scuola, ma su quei soli due temi non si costruisce un’alleanza di legislatura.

Ancor peggio sono andate la cose quando Italia Viva è riuscita a introdurre la discussione sui ministri del Conte ter che tutti gli altri partiti erano contrari ad affrontare. Faccio fatica a capire: ma come non era Italia Viva che diceva prima il programma e poi il il Premier? Ma come del Presidente del Consiglio non si parla, ma di ministri si? Sull’argomento si sono scatenati i veti incrociati. Italia Viva si sarebbe dichiarata contraria ai nomi di Alfonso Bonafede e di Andrea Orlando come vicepremier e allo spacchettamento del ministero delle Infrastrutture e dei Beni Culturali. I pentastellati pongono un veto su un ministero a Maria Elena Boschi, ma tutto il resto dell’ipotetica maggioranza boccia come eccessiva la richiesta di Italia Viva di tre ministeri di peso per Boschi, Ettore Rosato e Teresa Bellanova. Italia Viva, che sembra essersi fatta carico della missione di far fallire qualunque accordo, da una lettura opposta: “ Non stanno concedendo nulla. Italia Viva è favorevole a un accordo, ma gli altri partiti non accettano nessuna mediazione sui temi grossi e non vogliono neppure mettere nulla per iscritto. Fino all’ultimo proveremo a vedere se c’è una disponibilità a una mediazione.”  Renzi conclude:” su giustizia “siamo allo zero assoluto” Gli risponde Andrea Orlando: Probabilmente sono stato invitato a un’altra riunione.. Apertura su riforma penitenziaria, modifica prescrizione, intercettazioni.

Renzi ed i renziani sanno benissimo che ai tavoli di trattative si tratta e a priori significa che non si può pretendere di ottener tutto. Attestarsi sui propri desiderata senza mediare con quelli altrui significa solo voler far saltare il tavolo e non è escluso che, quelli che preconizzavano un Renzi-Cavallo di Troia in questo tavolo, avessero tutti i torti. Ciò che è certo è che Renzi, scaglia i suoi lupi contro il gregge, e vuol apparire come un agnellino portato al macello.

Dal Centrodestra commenti euforici di Salvini: “ridare la parola agli italiani. dato che un esecutivo istituzionale o di unità nazionale è impossibile perché l’attuale maggioranza e il centrodestra la pensano all’opposto su tutto“. Poi l’euforismo cede il posto alla stizza: “alla fine si metteranno d’accordo“. Antonio Tajani si è limitato ad escludere l’ipotesi che Forza Italia possa allearsi alla ipotetica maggioranza lasciando soli Salvini e Meloni: “ la maggioranza Ursula in Italia non esiste. Si è realizzata a Bruxelles perché a guida Partito Popolare Europeo, che ha vinto le elezioni, al quale gli altri si sono accodati”. Dichiarazione scontata, quanto criticabile, dovrebbe spiegare ora cosa c’entrano i Popolari europei con sovranisti e nazionalisti.

Cosa possa concludere in questo momento il secondo giro di consultazione francamente non mi è chiaro, ma se Fico vorrà percorrere quella strada evidentemente nutre una concreta speranza di compiere risolutivi passi avanti verso la soluzione. Staremo a vedere.

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