Bce il deficit italiano desta allarme
L’allarme lanciato dalla Bce dovrebbe impensierire la politica italiana, ma la lascia indifferente.
GP
Confesso, ho difficoltà a comprendere il modo di ragionare della politica italiana in genere.
Mentre si alternano notizie, fatte trapelare ad arte sulla crisi si, crisi no che se proprio la vuoi rappresentare adeguatamente devi prendere in prestito un personaggio del mitico topolino: tira e molla il personaggio col corpo a molla che si estendeva e ritirata a piacimento a secondo di come gli riusciva più utile al momento.
Si perchè la crisi sembra alle volte più uno strumento per riempire pagine politiche di astrusi ragionamenti sui giornali la cui lettura sembra monopolio dei protagonisti citati di volta in voltapiù che sortire un qualche interesse nei lettori, che alla fin fine sono più preoccupati del fatto di non riuscire a poter riempire il carrello della spesa, non perchè troppo pesante, ma per il costo connesso, che sempre meno cittadini sono in grado di portare a casa, che degli amori-odi tra Conte e Renzi, che ormai più che una annosa telenovella sono diventati un insopportabile polpettone per chi fa fatica non ad arrivare a fine mese, ma a metà dello stesso.
In questo panorama desolante deflagra, senza che nessuno ci faccia minimamente caso, la notizia che la Bce trova il deficit del nostro Paese decisamente allarmante.
La Bce non guarda solo all’Italia ma focalizza l’attenzione sull’intera economia europea che poi è la sommatoria dell’economie dei vari paesi europei, passati uno ad uno sotto la lente d’ingrandimento, tra cui l’Italia con il risultato appena esplicato.
Sinceramente, e forse troppo ingenuamente, mi sarei aspettato precisazioni immediate da parte di Gualtieri, ma il nostro Ministro dell’economia lo trovo affaccendato a stilare la nuova bozza di Recovery fund da consegnare a Giuseppe Conte, bozza che recepisce i suggerimenti di tutti i partiti della maggioranza e che potrebbe tornar utile a scongiurare ed allontanare la minacciata crisi di governo che nel tesoretto dei 209 miliardi del fondo europeo affonda le sue radici.
E il deficit e la Bce? Mi rispondo da solo. ma a che vai a pensare, a tempo perso ce ne preoccuperemo. E siccome a me, invece desta preoccupazione mi sento tanto lo scemo del villaggio.
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