Ucciso terrorista a Gerusalemme

Aveva ucciso un civile israeliano, ferito gravemente un secondo e lievemente due agenti

La redazione

Si chiamava Fadi Abu Shedam, l’attentatore quarantaduenne originario del campo profughi Shuafath (Gerusalemme est) che, armato di un fucile automatico Gustav e un coltello, ha ucciso un civile israeliano, di cui non è stata resa nota l’identità, ferito, in maniera abbastanza grave, un secondo civile e ferito lievemente, nel conflitto a fuoco con le forze di sicurezza che è seguito, due agenti.

Il ministro israeliano per la sicurezza interna Omer Bar-Lev ha affermato che l’uomo era un seguace di Hamas, attivo in particolare in un movimento di sostegno alla moschea al-Aqsa.

E’ il secondo attacco terroristico in pochi giorni a Gerusalemme. Il 17 novembre un palestinese di 16 anni ha colpito due agenti prima di essere ucciso dalle forze di sicurezza.

Hazem Qassem un portavoce di Hamas, dopo aver definito “un gesto eroico” l’azione di Fadi Abu Shedam, ha dichiarato: “La nostra Città santa continuerà la lotta fino alla espulsione dell’occupante”. Sostegno dalla Jihad islamica, secondo la quale, le recenti azioni terroristiche cono la risposta al “moltiplicarsi degli episodi di terrorismo da parte dei coloni e dei soldati israeliani in Cisgiordania e le demolizioni di case palestinesi a Gerusalemme”.

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