Torturò e fece morire bimba yazida, condannato all’ergastolo il militante dell’Isis

Sentenza emessa dal Tribunale di Francoforte

La redazione

Sentenza “storica” del Tribunale di Francoforte che ha condannato all’ergastolo il ventinovenne Taha Al-J, militante dell’Isis che nel 2015 a Falluja fece morire per disadrazione una bimba yazida, che aveva comprata come schiava, tenendola incatenata per punizione sotto il sole fino alla morte.

Ed è stato proprio Il presidente dei giudici, Christoph Koller, a ricordare che si tratta del primo caso al mondo di condanna del cosiddetto Stato islamico contro la minoranza yazida.

La foreign-fighter tedesca Jennifer W., all’epoca moglie di Taha Al-J., sposa dell’Isis rientrata in Germania dall’Iraq, era stata condannata per lo stesso reato a dieci anni di carcere dal tribunale di Monaco lo scorso settembre.

Per Nadia Murad, premio Nobel per la Pace del 2018 e lei stessa una yazida sopravvissuta a maltrattamenti: “Questo verdetto è una vittoria per i sopravvissuti al genocidio, i sopravvissuti alla violenza sessuale e l’intera comunità yazida”.

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