Test salivari da introdurre per scuole più sicure.

i presidi ed i sindacati della scuola preoccupati per le lezioni in presenza dal 26 aprile.

La redazione

I Presidi, supportati dai sindacati della scuola non ci stanno a fare da caprio espiatorio di tutto quello che non va e non è stato fatto.

Sono i primi a mettere la mano sul fuoco sull’importanza della scuola non solo come strumento di acculturamento dei giovani, ma anche come mezzo di aggregazione e formazione sociale degli stessi.

C’è un ma. I mezzi pubblici sono rimasti nelle stesse condizioni di prima della chiusura, così come le strutture scolastiche con aule che non permettono di osservare il doveroso distanziamento cautelativo tra alunni. Neanche la richiesta di limitare le classi a 20 alunni è stata ascoltata.

Per non parlare della vaccinazione di docenti ed operatori scolastici ancora in corso.

Tutto ciò rischia di fare della scuola un immenso focolaio di trasmissione del virus che poi andrà a ripercuotersi e moltiplicarsi nelle case e nelle famiglie di alunni e docenti.

Chiedono che si valuti con urgenza l’adozione di test rapidi da fare sistematicamente a scuola in modo da prevenire la diffusione del virus all’interno della sciola fin dal primo allarme.

Richiesto anche una parità di comportamento tra le regioni che oggi adottano soluzioni a macchia di leopardo a prescindere dalle condizioni sanitarie e le classificazioni.

Il governo sembra interessato alla proposta. Staremo a vedere.

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