Situazione delicata al porto di Trieste

Idranti e polizia in assetto antisommossa per disperdere i dimostranti

La redazione

E’ a Trieste lo zoccolo duro dei portuali che manifestano contro il green pass obbligatorio per i lavoratorui.

I portuali triestini hanno scelto di stazionare in prossimità del varco 4 bloccandone l’accesso per i mezzi in entrata ed in uscita.

I mezzi della polizia sono arrivati dall’interno del porto e si sono posizionati dirimpetto ai manifestanti seduti davanti all’accesso esterno del varco 4. I poliziotti sono scesi dai mezzi in tenuta antisommossa. I manifestanti hanno cominciato ad intonare “La gente come noi non molla mai” e “Libertà”. Un funzionario della polizia ha intimato ripetutamente ai manifestanti di disperdersi e lasciare libero il varco. Preso atto dell’inutilità delle intimazioni verbali sono entrati in funzione gli idranti.

La polizia tenta di spingere i manifestanti lontani dal varco. Nelle prime fasi concitate dello sgombero un manifestante si è sentito male ed è stato soccorso da un’autombulanza fatta arrivare sul posto.

Appena i getti d’acqua si sono interrotti un centinaio di manifestanti si è nuovamente seduto a terra tenendosi per mano. La polizia avanza adagio verso di loro cercando di farli arretrare, ma nel frattempo i manifestanti aumentano ed ora se ne contano un migliaio.

Trieste a parte, nel resto del Paese la situazione è abbastanza tranquilla. Si manifesta un poco ovunque, ma i numeri dei no pass sono piuttosto esigui, così come quello dei lavoratori dei trasporti che si sono astenuti dal lavoro. Le aziende di trasporto hanno potuto assicurare il regolare transito dei mezzi.

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