Scuola fai da te. In Piemonte si torna dal 18 gennaio.

Seguire la notizie sulla scuola sta diventando mission impossible

GP

Non si fa in tempo a correggere diligentemente un articolo sulla scuola prima di pubblicarlo ed ecco che spunta, come i funghi in foresta dopo la pioggia, una nuova notizia.

Cerchiamo disperatamente Tom Cruise per affidargli in redazione il compito di seguirne l’evoluzione. Accetterà o sarà impossible anche per il nostro eroe?

Prima stamane la guerra aperta in Cdm sulla scuola, cavallo di Troia per introdurre in quel consesso la guerra “dichiarata, ma non troppo” tra Conte e Renzi, poi l’esito preoccupante del sondaggio di Save The Children-Ipsos ed ora la Regione Piemonte che indica come data di riapertura il 18 gennaio. Ma il Piemonte è solo la punta di un icebergh.

Il 2021 si apre coniando un nuovo detto “Regione che vai apertura di scuola che trovi”. Detti e proverbi ormai si adattano ai tempi per sopravvivere. Crisi anche per loro.

In sintesi solo Lazio, Toscana ed Emilia Romagna rispetteranno l’accordo faticosamente raggiunto in Cdm che prevede che le scuole superiori riapriranno al 50% della presenza l’11 gennaio. Tutte altre Regioni vanno in ordine sparso, secondo la migliore tradizione del Paese dei Comuni e delle Signorie.

Distinguiamo dunque e per farlo prendiamo in prestito la classificazione dettagliata offerta dall’Ansa.

* Trentino Alto Adige – gli studenti rientreranno a scuola in presenza al 50% il prossimo 7 gennaio.

* Valle d’Aosta – è pronta ad aprire le scuole superiori il 7 gennaio, assicura Luciano Caveri, assessore all’istruzione della regione alpina.

* Piemonte – studenti delle scuole superiori torneranno il classe il 18 gennaio “compatibilmente con l’andamento dell’epidemia”. Elementari e medie in presenza dal 7 gennaio.

* Liguria – situazione fluida il governatore Toti nelle prossime ore renderà nota la decisione della Regione sull’apertura di tutte le scuole.

* Lombardia – è pronta alla riapertura delle scuole, con i piani realizzati dalle prefetture, che riguardano anche i trasporti, tutti definiti. Però, spiegano dalla regione, il buon senso impone di capire cosa succederà nei prossimi giorni.

* Friuli Venezia Giulia – il governatore Massimiliano Fedriga ha firmato l’ordinanza che sarà in vigore dal 7 al 31 gennaio in base alla quale l’attività didattica delle scuole secondarie di secondo grado sarà svolta in Ddi, didattica digitale integrata.

* Veneto – prosegue la chiusura delle scuole superiori fino al 31 gennaio.

* Emilia Romagna – il 7 gennaio riprenderanno le lezioni a scuola per elementari e medie, l’11 gennaio per i ragazzi delle superiori al 50%: questo l’orientamento che verrà confermato nelle prossime ore quando è prevista una riunione di giunta.

* Toscana – le scuole superiori riprenderanno le lezioni in presenza l’11 gennaio. Già il 7 in classe tutti gli altri.

* Marche – la didattica a distanza proseguirà al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, fino al 31 gennaio. Lo ha deciso la Giunta.

* Lazio – come in Emilia Romagna si riprendono il 7 le lezioni in presenza per elementari e medie, l’11 (ma dal 7 riprendono le lezioni con la dad) in presenza per le superiori.

* Abruzzo e Molise – il 7 gennaio torneranno a svolgere la didattica in presenza tutti gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria, della secondaria di primo grado e dall’11 il 50% degli studenti delle superiori fino ad arrivare al 75% dal 16 gennaio.

* Campania – riapriranno lunedì 11 gennaio per gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria, esattamente com’era prima della chiusura per la pausa natalizia. A partire dal 18 gennaio sarà valutata dal punto di vista epidemiologico la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria e dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.

* Calabria – “Se non ci saranno pericoli per i nostri ragazzi la scuola riprenderà in presenza al 50%, e non al 75%”, ha detto il presidente della Regione Calabria, Antonino Spirlì, riservandosi però una decisione nelle prossime ore.

* Puglia – le decisioni saranno prese nelle prossime ore ma è possibile uno slittamento delle lezioni in presenza per le superiori e tornare a stabilire per tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado la didattica a distanza a richiesta.

* Sicilia – la scuola si prepara per la riapertura il 7 o l’8 gennaio (le date stabilite nel calendario regionale a inizio anno), con le superiori eventualmente al 50% fino al 18 gennaio, quando, se la curva epidemiologica lo permetterà, la percentuale salirà al 75%.

* Sardegna – la Regione sta valutando in queste ore un ritorno in classe per le superiori, sempre nel rispetto del 50% degli studenti in presenza, non prima del 15, ma cadendo di venerdì è ipotizzabile lunedì 18. C’è anche una ipotesi che arriva fino al 1 febbraio. Tutti gli altri rientreranno a scuola il 7 gennaio.

Un’anziana e saggia lettrice alla notizia ci ha detto: “Ma i Consigli dei inistri che li fanno a fare a Roma la notte? Non possono risparmiare la luce.

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