Scholz congela il gasdotto Nord Stream 2
La Russia perde una delle sue potenziali maggiori entrate
La redazione
La Germania è il più importante cliente russo di gas naturale. La decisione del cancelliere Olaf Scholz (un foto durante la visita a Mosca) di congelare il gasdotto Nord Stream 2 – costruito da Russia e Germania ed in attesa di approvazione – è stata considerata da tutti i media occidentali come una delle misure più forti che l’Europa avrebbe potuto adottare. Tra l’altro la prima che sanzione che viene adottata e si abbatte come un fulmine a ciel sereno, perchè Putin faceva e fa affidamento sul fabbisogno energetico europeo per imporre al mondo la sua volontà sull’Ucraina, uno stato sovrano, che Putin ritiene proprietà esclusiva della Russia.
Olaf Scholz con la sua decisione costringe Putin a riconsiderare il suo potere sull’Europa grazie alle disponibilità di gas da esportare. Se il maggior importatore gli ha chiuso in faccia il portafoglio, i suoi calcoli erano manifestamente sbagliati e deve prepararsi a sanzioni mai viste prima e talmente dolorose per la Russia la vanificare totalmente quanto pensava di aver conquistato ieri sera.
Scholz ha chiesto al suo ministero dell’Economia di garantire che la certificazione per l’avvio del gasdotto Nord Stream 2 non possa aver luogo.
“Questo è un passo moralmente, politicamente e praticamente corretto nelle circostanze attuali“, ha scritto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter, aggiungendo: “La vera leadership significa prendere decisioni difficili in tempi difficili. La mossa della Germania lo dimostra”.
Il Cremlino ha espresso rammaricato per la mossa della Germania sulla scacchiera della crisi russo-ucraina. ed ha auspicato che il blocco sia temporaneo.
La mossa della Germania ha costretto Putin ad una prima marcia indietro “La Russia –ha dichiarato pubblicamente– mira a continuare a fornire energia ininterrotta al mondo”. Quella che ieri era un’arma puntata contro l’Europa oggi si rivela una lancia spuntata e se i suoi fornitori europei si allineassero al premier tedesco, Putin ed il suo Cremlino non avrebbero neanche i soldi per pagare i soldati. Brutta gatta da pelare, mentre li mandi al fronte o giù di li.
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