Sanità siciliana nella bufera

Arresti domiciliari per dirigenti r funzionari dell’Assessorato alla Sanità. Avviso di garanzia per l”Assessore.

GP

Tutto è partito da un’indagine dell’Arma che scopre che un laboratorio di Alcamo (da cui la competenza della Procura di Trapani) trasmette dati falsati sui tamponi. Si è pensato all’inizio alla solita truffetta nella sanità, dati ingigantiti per riscuotere qualcosa in più del dovuto.

L’indagine della Procura si è spinta fino all’assessorato regionale alla sanità e lì è venuto a galla ben altro.

In almeno 40 casi i dati forniti dalla Regione Sicilia all’Istituto Superiore di Sanità erano falsi, addomesticati cioè per non lasciar trasparire la gravità della situazione ed essere collocati in zona rossa.

L’analisi dei dati effettuata dagli investigatori non lasciano dubbi ma tutto è confermato e supportato da intercettazioni di telefonate dove si parlava di “spalmare i dati” perchè fossero meno allarmanti.

Agli arresti domiciliari sono finiti Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del Dasoe – Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico, Salvatore Cusimano, funzionario regionale ed Emilio Madonia, dirigente di una società che si occupa della gestione informatica dei dati dell’assessorato.

I reati contestati falso materiale ed ideologico in concorso. Un avviso di garanzia ha raggiunto anche Ruggero Razza, assessore regionale alla sanità.

Ruggero Razza

Il Presidente della Regione Sicilia. Nello Musumeci, ha così commentato: ” Sono sorpreso noi le zone rosse le abbiamo anticipate, non nascoste. Dobbiamo avere rispetto per l’attività della magistratura, così come ho fiducia nell’assessore Razza: se dovesse risultare responsabile prenderebbe da solo le decisioni conseguenti. Bisogna essere sereni e fiduciosi nell’operato della magistratura: sono convinto che la verità emergerà presto. Abbiamo agito nella massima trasparenza, con rigore e fermezza; fino a due settimane fa abbiamo chiesto noi a Roma la zona rossa. Facciamo andare avanti le indagini: del resto gli avvisi di garanzie servono a questo, a fare chiarezza e poi ne trarremo le conclusioni”.

Non occorre dire altro o sottolineare la gravità di quanto sembra sia avvenuto. Restano fatti e comportamenti semplicemente allucinanti.

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