Roma: le false certificazioni di invalidità costavano centoventi euro

Operazione dei carabinieri dei Nas, dell’Urbe. Due indagati per corruzione e falsità ideologica si trovano ora agli arresti domiciliari. E l’inchiesta pare allargarsi

Rocco Michele Renna

Sono tuttora in corso ulteriori attività investigative del personale dei Nas mirate all’individuazione di altre persone coinvolte.

Circa € 120,00 per ottenere e consegnare, a chi aveva il compito di concedere le esenzioni, falsi certificati medici d’invalidità. Nonostante una salute perfetta. Si facevano pagare in contanti, per il riconoscimento di invalidità dei pazienti, in assenza delle prescritte visite mediche e delle effettive patologie. Nonostante le ottime capacità di deambulazione molti erano dichiarati affetti da gravi patologia deambulatorie.

Alle prime luci dell’alba, hanno arrestato un ortopedico, in servizio presso una struttura ospedaliera pubblica, e un operatore sanitario in pensione, indagati per corruzione e falsità ideologica.

I Carabinieri del Nas di Roma – coadiuvati da quelli del locale Comando provinciale della Capitale- hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal gip su richiesta della procura, per i reati di corruzione e falsità.

Dalle indagini è emerso che il professionista e il collaboratore chiedevano una somma appunto  di centoventi euro per un singolo certificato a favore di utenti che si affidavano a loro per la gestione delle pratiche di riconoscimento dell’invalidità, in assenza di visite mediche e di effettive patologie.

Sono tuttora in corso ulteriori attività investigative del personale del Nas di Roma, coordinato dalla locale Procura della Repubblica, per individuare altre persone coinvolte. L’inchiesta potrebbe allargarsi.

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